Festeggia AnciVeneto per patto di stabilità regionale, sbloccati altri 30 milioni
Martedi 22 Novembre 2011 alle 19:24 | 0 commenti
AnciVeneto - L'Associazione si era battuta nelle ultime settimane per riaprire i termini e chiede alla Regione di rimpiguare ulteriormente la cifra.
Il presidente Giorgio Dal Negro ce l'ha fatta. Dopo settimane di incontri e insistenze, la Regione accoglie le istanze dell'Anciveneto. E concede da oggi ai Comuni un ulteriore plafond di 30 milioni di euro per il Patto di Stabilità regionale, in aggiunta ai 40 milioni precedenti. Le municipalità venete potranno perciò sforare il proprio Patto, a determinate condizioni, per corrispondere i pagamenti in conto capitale; in altre parole, per pagare le imprese per i lavori fatti.
C'è grande soddisfazione, intanto, all'Associazione dei Comuni Veneti, che aveva battuto il chiodo minacciando il ricorso al Tar, ipotesi adesso definitivamente accantonata. «L'incontro di stamattina a Palazzo Balbi è stato molto proficuo e ha portato alla firma definitiva dell'accordo, da noi elaborato assieme alla Regione e all'Urpv (l'Unione delle Province Venete). Al momento ci saranno 30 milioni sicuri per tutti gli Comuni richiedenti, anche se come Anci vorremmo che quest'ulteriore plafond salisse a 40.
Per farne richiesta di utilizzo, gli uffici regionali invieranno alle municipalità un modulo specifico, che le stesse dovranno rispedire entro e non oltre il 25 novembre.
L'accordo prevede tre condizioni fondamentali per gli enti richiedenti:
-il rispetto del Patto di Stabilità negli anni 2009 e 2010;
-che la richiesta dell'Ente non superi il 30 per cento dei residui in conto capitale al 30/09/2011 effettivamente liquidabili -ai sensi dell'articolo 184 del D.Lgs. 267/2000- entro l'anno 2011;
-una disponibilità di cassa che, al 30 settembre 2011, risultasse almeno doppia di quella richiesta.
Il plafond sarà costituito da una parte fissa e da una variabile: la prima, pari al 30 per cento del totale, sarà suddivisa in parti uguali per tutti gli Enti richiedenti; la seconda, pari al rimanente 70, in maniera proporzionale alle richieste.
In ogni caso, entro marzo 2012 Regione e Anciveneto eseguiranno un monitoraggio attento sull'effettivo utilizzo, da parte dei Comuni, del plafond.
L'incontro di oggi ha definito anche altre linee di collaborazione tra l'Anci regionale e Palazzo Balbi. In primis la questione del dissesto idrogeologico, per la quale urge la messa in sicurezza del territorio.
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