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Ferrovie e piano attività Rfi in Veneto, Simonaggio (Cgil): cosa cambia nel 2015

Di Citizen Writers Venerdi 20 Marzo 2015 alle 16:35 | 0 commenti

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Ilario Simonaggio, Segretario generale Filt CGIL Veneto fa un'analisi sindacale sul piano attività 2015 Rete ferroviaria Italiana RFI Spa, dopo che la società RFI Spa ha presentato martedì 17 marzo 2015 il piano regionale delle attività

Stiamo notando una diversa strategia e attenzione del gruppo FS Spa al servizio regionale rivolto ai pendolari. Di questo impegno assunto dal nuovo corso nazionale e locale non possiamo che rallegrarci.

Molto c’è da fare ma è indubbio che un diverso equilibrio a favore del servizio regionale sia per quanto attiene le infrastrutture sia l’esercizio e l’offerta ferroviaria è una condizione preliminare di cambiamento che incontra doverosamente il sostegno degli utenti e dei lavoratori.

Il piano di attività pone la necessaria attenzione a sicurezza e formazione del personale.

Sulla sicurezza abbiamo ripetutamente chiesto in questi anni che sia una priorità del gruppo FS Spa. Non possiamo dimenticare i troppi infortuni mortali che abbiamo avuto durante le fasi di manutenzione della rete che hanno riguardato i lavoratori del sistema degli appalti FS che sono i più esposti a lavorazioni ad alto rischio.

Siamo convinti che la formazione degli operatori sia un bene indispensabile e una buona spesa. Lo riteniamo ancora più utile in questa fase di modificazioni sociali, di ricambio generazionale, di impegno mirato al miglioramento effettivo del servizio ferroviario per attrarre nuova utenza.

Il budget per la manutenzione ordinaria, straordinaria e di piano delle opere di investimento vede confermata accanto all’attività di implementazione tecnologica una sana attività di buona tenuta del patrimonio esistente.

Gli interventi per l’anno 2015 ( punto 4.3) sono necessari a completare lavori utili a velocizzare le linee e migliorare il servizio a terra offerto agli utenti.

Ora segnaliamo le questioni, che a nostro parere, sono e rimangono critiche:                                 

Elettrificazione di nuove linee.

Avevamo ricevuto in tempi recenti assicurazioni che le tratte Vittorio Veneto – Conegliano, Castelfranco – Montebelluna, Bassano del Grappa – Padova sarebbero state oggetto già dal 2015 di una pianificazione di interventi atti a migliorare collegamenti e orario cadenzato nell’area centrale e quella di prima adduzione alle linee di forza. Si badi bene che questi interventi avrebbero permesso finalmente il salto di qualità atteso da trent’anni relativo all’offerta di servizio ferroviario in tratte che sono oggi attrattive e che potrebbero avere ulteriore sviluppo viste le potenzialità espresse.

Il costo complessivo di questo intervento sarebbe stimato in 15 milioni di euro.

Chiediamo che sia inserito nella programmazione regionale del piano interventi SFMR questo intervento, attraverso il concorso finanziario della Regione.

Passaggi a livello.

Sono tolti una trentina di P.L. con la creazione di nuovi sottopassi su 250 esistenti. Questo dei passaggi a livello è uno dei nodo critici più pesanti della rete ferroviaria. Bisogna che le amministrazioni locali intervengano per semplificare gli assi viari che impattano con la rete, accogliendo la condizione che non è possibile per ogni accesso costruire sottopassi. Lavoro indispensabile e che dovrebbe costituire una priorità regionale a garanzia pure della velocità commerciale del trasporto ferroviario che ha avuto il regresso più volte denunciato anche a causa dell’incremento della viabilità di attraversamento della rete. Questo intervento sulla Belluno Venezia una delle tratte più “penalizzate” toglierebbe la rottura di carico a Conegliano rendendo più agevole la comunicazione a Venezia di tutto il bacino pedemontano che gravita attorno al Vittoriese.

Velocizzazione linea Venezia – Portogruaro.

Si determinano le condizioni per raggiungere il limite dei 180 km/h raddrizzando la curva sul Sile a Musestre con ricadute positive sulla puntualità dei treni. Questo intervento positivo dà una adeguata prima risposta a tutti i collegamenti Veneto Friuli. Questo dimostra che è possibile fare buoni interventi che migliorano la velocità senza prevedere necessariamente opere faraoniche come la AV TS-VE.

Dissesto idrogeologico

Stanziati vari milioni di Euro per il ripristino efficienza tratte dal dissesto idrogeologico della zona di montagna che interessa il Bellunese con opere di assestamento dove si sono verificati movimenti franosi negli ultimi tempi.  Le risorse sono gli stanziamenti del Governo Nazionale relativi alla sicurezza e lotta al dissesto idrogeologico del territorio. Questa è una grande opera che riguarda buona parte del territorio regionale per salvaguardare il ricco patrimonio esistente. Il diritto alla mobilità, e non certo ultimo, la sicurezza delle persone.

Le chiusure di servizi.

L’attività di manutenzione e interventi succitati (lavorazioni inerenti il livello, sicurezza, gallerie e muri di contenimento) prevede: la chiusura delle linee Calalzo-Ponte nelle Alpi e Ponte nelle Alpi-Conegliano dal 15 giugno al 15 luglio p.v. e la Bassano del Grappa-Primolano dal 15 luglio al 9 agosto. E’ necessario sfalsare le chiusure di queste tratte.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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