Federcontribuenti "contro" Equitalia: rischio pignoramenti per milioni di contribuenti
Giovedi 6 Ottobre 2011 alle 19:53 | 0 commenti
Federcontribuenti - La spada di Damocle di equitalia si sta calando prepotentemente sulla testa di chi lavora e crea lavoro. Milioni di contribuenti onesti, ma in difficoltà con il fisco, a rischio di pignoramenti.
"Chiariamo una cosa: la situazione è al limite dall'esplodere in un vero e proprio conflitto sociale. Quella a cui stiamo assistendo è una vera e propria catastrofe civile! Qui a Federcontribuenti abbiamo i telefoni roventi, per le tantissime telefonate cariche di disperazione che quotidianamente dal primo ottobre stiamo ricevendo da parte di tantissimi piccoli imprenditori e partite IVA che rischiano di vedersi gettati sul lastrico, causa i danni che un Governo cinico e sprezzante dei diritti dei cittadini, sta perpetuando loro con l'assegnazione ad Equitalia di maggiori poteri esecutivi.".
"E so che nelle altre associazioni di categoria o di difesa dei cittadini, sia in Veneto che nel resto del Paese, non sta andando diversamente". Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti Veneto, non usa mezze parole per denunciare quel che dall'inizio del mese sta avvenendo a tutti quei contribuenti che nonostante abbiano presentato ricorso contro la cartella esattoriale a loro pervenuta, dovranno pagare entro il sessantesimo giorno dalla data della notifica, pena, dopo solo 30 giorni dalla scadenza, subire la riscossione mediante il pignoramento dei loro beni. Un pesante intervento rispetto a quanto avveniva prima, quando una volta notificato l'accertamento al contribuente, questi poteva ricorrere contro di esso in commissione tributaria e ottenere nel frattempo la sospensione dei pagamenti. E sono milioni gli italiani che si trovano in questa situazione, ossia non riuscire materialmente in poco tempo a pagare le imposte e gli interessi, spesso usurai, contenuti nelle cartelle esattoriali che come spade di Damocle pendono sopra il loro destino di lavoratori e padri o madri di famiglia. Persone trattate da evasori, quando invece proprio l'avere delle questioni con Equitalia è la dimostrazione del contrario, del fatto che hanno dichiarato i loro redditi ma che non sono in grado di pagarne i contributi. Ben altri sono gli evasori che sono quelli che non dichiarano nulla e quindi non devono nulla. "Quel che fa più rabbia - si sfoga Marco Paccagnella - è che non si tratta di evasori cronici, ma nella maggior parte dei casi di persone oneste cadute in miseria, causa la crisi economica e che legittimamente si aspetterebbero un aiuto da parte dello Stato e non il colpo di grazia definitivo alle loro speranze di risollevarsi, come invece ha deciso di fare questo Governo. Chiama della gente, che alle volte, più dell'assistenza legale o fiscale che ci compete, necessiterebbe di un vero e proprio sostegno psicologico, tanta è la loro disperazione..." Ma davanti a tutto questo, il Governo prosegue per la sua strada verso una direzione completamente opposta a quello che ostinatamente Federcontribuenti aveva chiesto di seguire, ossia di riformare il sistema di riscossione attuale pensando invece ad un complesso di norme che rendano, per i contribuenti onesti, più sostenibile il piano di rientro dal debito e abbattere quel sistema fatto di pesanti sanzioni verso coloro che possono dimostrare di non aver potuto pagare le tasse alle scadenze dovute per "Giusta Causa". Inoltre: Abbattere i tassi applicati da Equitalia sulle cartelle e facilitare, in questo modo, il recupero dei contribuenti in difficoltà , permettendo così un rientro di parecchi miliardi di arretrati nelle casse dello Stato e contemporaneamente colpire pesantemente, con pene severe e il carcere, coloro che intenzionalmente evadano le tasse. E infine: Federcontribuenti chiede anche di togliere l'aggio ad Equitalia! Se lo carichi l'agenzia delle Entrate, dal momento che questo compito non spetta direttamente ad Equitalia, bensì all'Agenzia stessa. "Sembra che nessuno - conclude Marco Paccagnella - si voglia rendere conto che la situazione ormai è drammatica e che se non avverrà al più presto un inversione di rotta, le cose finiranno male. Molto male per questo paese".
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