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PdCI e Prc si confrontano a Roma. Come a Vicenza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 3 Novembre 2012 alle 00:52 | 0 commenti

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Oggi al Consiglio nazionale della Federazione della Sinistra, che riunisce i comunisti del PdCI di Oliviero Diliberto e quelli di Rifondazione di Paolo Ferrero, potrebbe consumarsi una frattura con possibili conseguenze anche sugli scenari della amministrative vicentine con sfaccettature comunque complesse.

Da un lato ci sono le posizioni del PdCI centrale che, per evitare un'ulteriore, mortale marginalità nel Parlamento che sarà, punta a "stare" nel centrosinistra col Pd nel quale il segretario Ferrero sosterrà «anche Bersani pur di non far vincere Renzi».

Dall'altro, per il Prc, Paolo Ferrero "radicalizza" le posizioni pur di non stare in alcun modo con chi sostiene Monti e propone di «fare una lista unitaria di tutte le forze che sono contro il governo Monti», in primis Antonio Di Pietro, nonostante il colpo ricevuto ultimamente e stimato da Rifondazione (e da Beppe grillo) per la sua politica da sempre antiliberista.

In questo quadro è in dubbio anche la vicinanza del Prc a Sel di Vendola, che ha firmato la "carta degli intenti" col Pd e col quale la FdS e Idv hanno corso insieme in Sicilia con sacrsi risultati e sotto la soglia di sbarramento soglia che Ferrero sembra non temere allargando lo sguardo anche alla Fiom Cgil.

Insomma si fa pesante l'aria in casa FdS a livello nazionale a conferma delle patologiche divisioni nell'ala sinistra dello schieramento politico italiano, numericamente minoritaria ma storicamente rilevante anche perchè, pur nei suoi endemici conflitti, è una delle poche in cui ancora è presente un confronto idelogico e non solo un patteggiamento di affari.

A Vicenza queste divisioni, anche caratteriali tra i due leader locali, esistono da tempo e chi non le vede non vuole guardare. Ma quì c'è una diversità e un almeno apparente scambio di posizioni rispetto ai livelli nazionali dei rispettivi partiti.

Giorgio Langella, segretario regionale del PdCI, è meno pragmatico di Diliberto e più attento ai programmi della coalizione Pd-Udc-civiche che dovrebbe sostenere Variati (con la sinistra diffusa di Sel ancora alla finestra) che a sia pur necessarie presenze consiliari.

Giuliano Ezzelini Storti, segretario provinciale di Rifondazione, avvicinatosi ultimamente a Idv e, col PdCI, all'area politica della Fiom, arriva, però, da un lungo corteggiamento nei confronti dei variatiani che, però, a questo corteggiamento non hanno dato finora un seguito reale facendo anzi temere al leader Prc un'ancora lunga assenza dai banchi del Consiglio comunale.

E, intanto, il Movimento 5 Stelle, pur senza ancora un vero leader carismatico locale, gongola fra le divisioni anche del fu Pdl, del mai nato Pd, dei centristi in cerca di un approdo comune, della Lega in preda a faide e regolamenti di conti. E fra mille civiche, di facciata.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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