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FdS: Emergenza democratica.

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Dicembre 2010 alle 11:44 | 0 commenti

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Giorgio Langella, PdCI, FdS Vicenza  -  Berlusconi, ieri nella conferenza stampa di quasi tre ore (alla quale non si era preparato come ha dichiarato con la consueta "sincerità"), ha fatto dichiarazioni gravissime. Ha attaccato, com'è sua abitudine, la magistratura affermando che, al suo interno, esiste un'associazione a delinquere. Ha sostenuto di non essere mai stato preoccupato per i processi che lo vedono inquisito o imputato. Ha affermato che, se il Tribunale di Milano accoglierà la proposta del pubblico ministero nel processo Mills (che lo vede coinvolto e accusato di essere un corruttore) questa sarà la dimostrazione che nella magistratura esiste una "associazione tesa all'eversione".

Per questo presenterà una proposta di legge per istituire una commissione parlamentare di inchiesta. Ha, poi, dichiarato che, per la riforma universitaria "Gelmini", c'è stato un costante dialogo con gli studenti. Ha annunciato riforme istituzionali che daranno maggiori poteri al premier (e, quindi, a se stesso). Ha detto di non aver mai messo "le mani nelle tasche dei cittadini" (la maggiore pressione fiscale, evidentemente, è colpa di qualcun altro). Sui vari scandali che vedono protagonisti ministri e parlamentari della sua maggioranza e che si riferiscono a nepotismi vari (ormai si elargiscono abitualmente posti di lavoro e consulenze a mogli, mariti, figli, parenti e amici vari) afferma, da "buon cristiano", che "è nella natura umana che ci sia qualcuno abbastanza lontano dalla santità". Lui, no. Lui si ritiene un santo. Infatti ieri ha detto testualmente: "faccio una vita che può essere portata ad esempio".

Una lunga sequenza di facezie talmente poco realistiche che dovrebbero suscitare ilarità. Ma Berlusconi è il presidente del consiglio in carica e, allora, queste affermazioni sono serie, gravi e preoccupanti.

Nel paese la realtà è ben diversa. Sempre più disoccupazione, cassa integrazione, mobilità. Fabbriche che chiudono, altre che delocalizzano. Una corruzione dilagante stimabile in 70 miliardi di euro all'anno. Una evasione fiscale in crescita che raggiunge i 159 miliardi di euro ogni anno. Soldi sottratti dai farabutti agli onesti.
Una situazione indecente che impedisce lo sviluppo del paese. E poi, imposizioni e ricatti padronali (come quelli che abitualmente "propone" il "signor" Marchionne) che cancellano i diritti dei lavoratori e lasciano la Costituzione e le Leggi dello Stato fuori dai cancelli delle fabbriche. Studenti che, a centinaia di migliaia, protestano contro la "riforma" Gelmini e lo devono fare rumorosamente perché, altrimenti, nessuno presterebbe loro attenzione. Lavoratori che devono salire sui tetti delle fabbriche, sulle torri, sulle gru per protestare contro una società che diventa sempre più ingiusta. Sempre meno soldi in busta paga, sempre meno sicurezza nei posti di lavoro, sempre meno servizi pubblici. L'istruzione e la sanità pubbliche che vengono umiliate. I trasporti pubblici che sono ridotti a livelli indecorosi. Nuove leggi che sono sempre fatte in "deroga di qualcosa" come quella approvata qualche giorno fa sulla "libera imprenditorialità". Una legge pericolosa e indecente che permette di costituire imprese che possono smaltire rifiuti senza seguire nessuna regola.

L'emergenza democratica è nell'arroganza di un governo che fa solo gli interessi dei privilegiati, dei ricchi, dei potenti e nella "timidezza" di un'opposizione parlamentare troppo debole che non propone alcuna seria alternativa.

Alziamo la testa, uniamo tutte le forze che vogliono il cambiamento e costruiamo un progetto di società che spazzi via il degrado politico e morale al quale ci stanno costringendo lorsignori. È necessario un nuovo "piano del lavoro" che permetta la piena occupazione e un modello di sviluppo alternativo a quello attuale che favorisce solo il profitto personale e speculativo. Organizziamoci nelle piazze, nei quartieri, nelle scuole, nelle fabbriche.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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