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Fatalità?

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 1 Giugno 2012 alle 10:57 | 0 commenti

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Usb Greta Alto Vicentino  -  Gli operai morti per il terremoto in Emilia sono stati uccisi e la legge deve individuare e punire i colpevoli. Gli omicidi sul lavoro in Emilia non possono essere inseriti nella normale incuria del territorio e nell'edilizia facile. La cosa è molto più grave. La normale incuria del territorio, l'edilizia allegra, c'erano già domenica notte, con la prima scossa di terremoto. Allora eravamo ancora in una delle frequenti condizioni del degrado del territorio. Ma poi è successo qualcosa in più.

Tanti hanno detto che molti fabbricati industriali erano stati costruiti senza sapere che quella era una zona sismica. Ammettiamolo pure. Ma la notte tra domenica e lunedì 21 maggio, la zona sismica c'era, chiara, brutale. Sono andato la scorsa settimana nei territori colpiti. Ho visto che i capannoni crollati, con solo alcune vittime perché le fabbriche erano chiuse, erano sostanzialmente tutti dello stesso tipo, costruiti con le stesse modalità. Domanda: allora perché si è concesso di tornare al lavoro, in una zona sismica, dopo che si era saputo che molte strutture non erano adeguate, anzi, erano a rischio? Vogliamo i colpevoli, quelle autorità che per negligenza, omissione, superficialità, non hanno impedito il massacro di operai.In secondo luogo, bisogna sapere se chi è andato a lavorare ci è andato, come si dice, di sua spontanea volontà o, invece, perché costretto dai contratti precari o dai ricatti, se migrante, della Bossi-Fini. O vieni a lavorare o stai a casa per sempre. Bisogna sapere questo.
Ci vuole un'inchiesta a tappeto della Magistratura che, nella ThyssenKrupp emiliana determinata dal terremoto, colpisca senza indulgenze chi ha provocato o lasciato accadere una strage di operai, che poteva assolutamente essere evitata. Il Presidente della Confindustria, l'aperto e moderato Squinzi, ha subito assunto posizioni di negazione vergognosa della responsabilità. Noi accusiamo, noi vogliamo giustizia. Tutto il resto sono chiacchiere.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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