Equitalia, Filippin: "Donazzan sbaglia, l'Italia non è solo Cortina"
Mercoledi 4 Gennaio 2012 alle 19:10 | 0 commenti
Rosanna Filippin, segretario regionale del PD - Il segretario regionale del Pd Veneto commenta la vicenda degli accertamenti Equitalia a Cortina.
"Lo Stato è la società e la società è lo Stato. Se usciamo dal solco di questo principio ci infiliamo in un vortice senza uscita e ricadiamo nello stesso errore commesso dall'assessore Donazzan". Risponde così Rosanna Filippin, segretario regionale del PD, al dibattito che si è aperto sul tema Equitalia a seguito dell'ispezione a sorpresa compiuta a Cortina D'Ampezzo il 30 dicembre scorso dagli agenti Equitalia.
"C'è qualcosa di profondamente sbagliato in molti commenti che ho visto pubblicati sui giornali, che accrescono la distanza tra lo Stato e il Cittadino. L'assessore regionale Donazzan - evidenzia la Filippin - dichiara ai giornali di sentirsi dalla parte dello Stato per principio, ma di essere dalla parte del popolo se lo Stato si fa vessatore. Questo approccio mi pare quanto meno azzardato. Mi domando - precisa la Filippin - se gli avventori di Cortina siano un campione rappresentativo del popolo italiano. Il ragionamento della Donazzan è semplicistico e sembra fare tutta l'erba un fascio. Se non facciamo le debite distinzioni non possiamo affrontare il problema. Una cosa sono le storie amare di imprenditori che si tolgono la vita per i debiti delle proprie aziende o di anziani e commercianti colpevoli solamente di pagato le tasse in ritardo per mancanza di liquidità . Ben altra cosa sono quei cittadini che possiedono barche, ville di lusso e persino aerei ma dichiarano al fisco quanto un operaio. Il nostro segretario nazionale ha espresso con chiarezza e parole semplici questo concetto, ricordando che chi non riesce a pagare le tasse non è per forza un evasore".
"L'Italia soffre di un ritardo culturale ormai secolare in materia di fiscalità e non possiamo pensare di risolvere tutto con un tratto di penna. Stato e cittadini dovrebbero provare ad uscire dalla logica per cui il contribuente considera Equitalia un "taglieggiatore" ed Equitalia considera il contribuente un evasore. Dovremmo - conclude la Filippin - sospendere il nostro giudizio e cominciare ad analizzare i singoli problemi per quello che sono. Scopriremmo così casi clamorosi di evasione da condannare e grossolani errori della Pubblica Amministrazione. In questo modo perlomeno si comincerebbe a stemperare un clima avvelenato dove i giudizi sono ormai stigmatizzati e quasi stabiliti a priori invece che frutto di quanto accade nella realtà dei fatti. La stampa può e deve aiutare questo piccolo processo culturale se vogliamo risolvere un problema che rischia altrimenti di travolgerci".
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