Quotidiano | Categorie: Politica

Ennio Tosetto replica a Jacopo Bulgarini sulla "sua cronaca" della commissione di ieri sul Torrione di Porta Castello: dice bugie

Di Note ufficiali Giovedi 20 Luglio 2017 alle 23:44 | 1 commenti

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Il consigliere comunale di maggioranza, di anima socialista, Ennio Tosetto reagisce duramente alle altrettanto dure dichiarazioni del vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci sulla questione del Torrione di Piazza Castello. «Egregio Direttore - ci scrive Tosetto - , chiedo ospitalità nel Giornale da Lei diretto con richiesta di pubblicazione integrale della seguente precisazione, in merito alla pubblicazione dell'articolo "Caso Torrione è bufera nella maggioranza, Bulgarini: "Tosetto si vergogni"». E ben volentieri ospiamo di seguito la replica del consigliere che già avevamo intervisato ieri.

Le dichiarazioni fatte in particolare dal Vicesindaco e poi da altri rappresentanti politici, anche non presenti alla riunione della Commissione Cultura, mi hanno lasciato perplesso e amareggiato. Quando il Vicesindaco, lui sì presente, dice "sono disgustato da un comportamento indegno e vergognoso del presidente", credo non stia raccontando la realtà.

Capisco che non si può riprodurre la trascrizione testuale della registrazione dell'intero incontro, ma inviterei chiunque volesse conoscere la verità a richiedere, come ho già fatto io, una copia del file di registrazione per poi ascoltarlo.
Non ho tolto la parola a nessuno e tantomeno al Consigliere Pupillo, che non era presente e al quale mi lega un profondo rapporto di amicizia.
Qualcuno ha pensato di utilizzare, anche sui social personali, questo fatto per offendere e per raccontare una versione parziale dei fatti.
Le cose, pur nella concitazione degli eventi, sono state condotte con assoluta correttezza e nel rispetto dei regolamenti.
La riunione doveva iniziare alle 17 e concludersi alle 18. All'inizio di seduta, senza nessun preavviso al presidente, è stato chiesto l'intervento del dott. Coppola, cosa peraltro concessa sentiti i commissari. Poi sono seguite le relazioni degli Assessori Bulgarini e Cavalieri e gli interventi di tutti i commissari presenti, aventi diritto ad intervenire. La riunione si è protratta oltre i tempi stabiliti ed impediva l'inizio dei lavori successivi della commissione territorio sul tema Unesco.
Superate le ore 18,30 ho ritenuto di aggiornare la seduta concordando con i presenti il giorno di lunedì, dicendo che il Consigliere Pupillo avrebbe parlato per primo, anche via telefono o skipe, cosa che sarà . Il resto è strumentalità e speculazione politica, forse per dare contro ad un consigliere, pur di maggioranza, che ha posizioni autonome rispetto al tema del Torrione.

La ringrazio dell'ospitalità e la saluto con cordialità

Ennio Tosetto

 

Pubblichiamo per completezza anche la cronaca fatta del "fattaccio" dal GdV.

IN COMMISSIONE. Divampa la polemica tra il presidente (Pd), il vicesindaco e i consiglieri che sostengono l'esecutivo

Ma scoppia la bagarre in maggioranza
Tosetto non lascia parlare Pupillo «Mi sento umiliato: lo sfiducio»

L'unica giustificazione plausibile (corsa elettorale a parte) è il caldo. Perché è francamente difficile dare una spiegazione logica alla bagarre scoppiata ieri pomeriggio in commissione cultura. Un bufera che ha travolto il torrione e la sola maggioranza. Che ha visto in apertura la sfida a parole accese tra Ennio Tosetto e Jacopo Bulgarini d'Elci (i rispettivi capitani degli schieramenti pro-acquisto e pro-Fondazione) e in chiusura la tempesta scoppiata quando il presidente della commissione ha improvvisamente chiuso i microfoni, impedendo a Sandro Pupillo (in collegamento Skype) di parlare: «Mi sento amareggiato e umiliato - afferma il diretto interessato - perché ho sentito ancora di più il peso della malattia: lo sfiducio». Parole che fanno da antipasto a una marea di polemiche che hanno travolto l'ex assessore. «Non avrei mai pensato di offenderlo, ma non avevamo più tempo per discutere. C'era un'altra commissione che doveva iniziare. Mi dispiace». La cronaca inizia con la polemica. «Leggo sul giornale - afferma Tosetto, rivolgendosi al vicesindaco - che oggi interverrà Coppola, ma nessuno mi ha avvisato. Non è il modo corretto. Un messaggio non costava niente. E prima di farlo parlare serve l'ok dei commissari». Che arriva. Come arriva la replica di Bulgarini d'Elci. «Mi scuso, ma è stato fatto tutto di corsa. L'accordo è stato approvato tre ore fa». Si comincia con l'illustrazione dell'intesa. Parla Cavalieri, parla Bulgarini d'Elci e parla Coppola che si scusa: «Non volevo essere la causa di questa diatriba». Il tempo scorre. Tosetto lo ribadisce: «Manca poco; dopo di noi è convocata la commissione Unesco: potremmo rimandare le discussioni a un'altra seduta». Tutti approvano, ma terminate le presentazioni, il presidente esprime il suo pensiero: «Farò di tutto affinché questo bene resti pubblico». Apriti, cielo. «Se parli tu, parliamo anche noi», dicono i rappresentanti della commissione. Ma le lancette corrono e comitati e rappresentati della commissione Unesco scalpitano. Parlano Zaltron, Dovigo, Ruggeri, Nani e intanto si prepara Pupillo che, dopo aver fatto richiesta di accreditamento, è collegato via Skype da casa. Tosetto concede la parola a Pesce e Cattaneo: «Rapidi perché chiudiamo». Sarebbe poi il momento di Pupillo ma mentre Ferrarin (dalle retrovie) protesta («Siete in ritardo di mezzora»), il presidente di commissione chiude i microfoni: «La seduta è chiusa». Punto. Scoppia il caos. Il vicesindaco va su tutte le furie: «Sono disgustato da un comportamento indegno e vergognoso del presidente». Il Pd attacca: «Non consentire di parlare è grave - interviene Giacomo Possamai - e come capogruppo mi sento di condannare il gesto». Si aggiunge Vicenza Capoluogo: «Massima solidarietà a Sandro - affermano Zanetti, Giaccon e Miniutti - e censuriamo gravemente il comportamento di Tosetto riservandoci altre decisioni».

NI.NE

 

 


Commenti

Inviato Venerdi 21 Luglio 2017 alle 07:29

Per fortuna che non si vuole ancora il bacio della pantofola!..da parte del Vicesindaco, ma...
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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