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Eni in Italia: 4 miliardi di spesa in 4 anni per la riconversione industriale, investimenti e tecnologia in chiave ambientale. Gentiloni visita la bioraffineria di Venezia

Di VicenzaPiù Giovedi 26 Ottobre 2017 alle 10:15 | 0 commenti

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La società impiegherà nel paese complessivamente 21 miliardi nel prossimo quadriennio.

Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, visita la bioraffineria di Venezia, primo caso al mondo di riconversione da raffineria tradizionale

Il Presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, insieme alla Presidente di Eni, Emma Marcegaglia, e all'Amministratore delegato, Claudio Descalzi, ha visitato martedì 24 ottobre la bioraffineria Eni di Venezia, primo caso al mondo di riconversione da raffineria tradizionale in raffineria dedicata alla produzione di biocarburanti innovativi, ottenuta grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining concepita da Eni.

Nel corso della visita i vertici di Eni hanno evidenziato come la conversione in bioraffineria, condotta sugli impianti di Venezia e in corso di implementazione su quelli di Gela, sia un tassello fondamentale del processo di trasformazione in chiave low carbon che Eni sta portando avanti sulle proprie attività. La produzione complessiva di green-diesel raggiungerà 1 milione di tonnellate/anno nel 2020, con un investimento complessivo pari a 500 milioni di euro. La conversione della raffineria di Venezia, avviata per rilanciare l'attività in uno scenario di crisi del settore, rappresenta uno dei pilastri dell'impegno di Eni per l'Italia. Si tratta di un impegno storico che viene rinnovato e fondato sulla crescita e sull'innovazione. Da circa 80 anni, infatti, Eni sta investendo nell'attività di questo complesso industriale, generando sviluppo e occupazione: negli ultimi 5 anni hanno lavorato nel sito mediamente circa 500 persone, compreso l'indotto.

Negli ultimi tre anni Eni ha speso in Italia 15 miliardi di euro e per il prossimo quadriennio prevede di rilanciare con 21 miliardi di euro, di cui 4 miliardi per la riconversione industriale, per portare avanti un percorso di profonda trasformazione che tocca tutti i settori di business, non solo la raffinazione: dall'upstream alla chimica, dalla generazione di energia elettrica alle bonifiche. L'obiettivo è quello di dare nuova vita ad asset esistenti in ottica low carbon e favorire una maggiore efficienza energetica, senza ridurre gli organici, ma investendo nelle tecnologie e nelle competenze e perseguendo così una strategia in controtendenza rispetto al resto del settore, che ha tagliato progetti e disperso capitale umano.

Il percorso di trasformazione di Eni è fondato sulle persone, sulle competenze e sulla capacità di innovare. Dal 2009 al 2016 Eni ha investito circa 1,5 miliardi di euro in ricerca, che ha permesso di sviluppare più di 300 tecnologie proprietarie e oltre 6 mila brevetti; nel prossimo quadriennio la società investirà oltre 500 milioni di euro, collaborando con importanti università italiane e internazionali, come il MIT. In particolare, per la riconversione delle proprie raffinerie, Eni ha fatto leva su una tecnologia proprietaria unica al mondo per la produzione di biocarburanti di alta qualità, denominata Ecofining. È nato così il green-diesel, che può essere additivato senza limiti nei gasoli tradizionali e che consente, nella miscelazione dell' "Eni Diesel più", di ridurre le emissioni di CO2 del 7% e di particolato fino al 40% oltre a migliorare l'efficienza del motore.

Il percorso di trasformazione di Eni ha già portato risultati importanti in termini di efficienza energetica e di sviluppo di risorse, consentendo alla società di essere competitiva per creare valore nel lungo periodo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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