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Elezioni provinciali a Vicenza, Fogagnoli del PRC: "come durante il fascismo"

Di Citizen Writers Martedi 14 Ottobre 2014 alle 20:36 | 1 commenti

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Riceviamo da Roberto Fogagnoli, Segretario provinciale Partito Rifondazione Comunista Vicenza, e pubblichiamo

Il risultato delle “elezioni” provinciali è stato quello che tutti si aspettavano. Non mi soffermo sui numeri, sono considerazioni che lascio volentieri agli amanti delle percentuali e delle virgole, tanto essi sono inutili e non raccontano nulla della realtà politica che stiamo vivendo.

Con Variati candidato presidente sostenuto da due liste uguali, trasversali a tutte le forze politiche del centro e di destra, costruite solo per dare spazio agli amici degli amici (in una lista c’erano solo 13 posti, quindi con due liste i nomi votabili diventavano 26), non c’è stato alcun problema: vittoria a mani basse e consiglio provinciale con solo 2 o 3 consiglieri della Lega ed il resto dal gruppone PD - Nuovo Centro Destra  

Dopo avere ribadito ai cittadini della provincia la totale mancanza di democrazia, essendo essi stati esclusi per legge dal voto (contro i dettami  della carta costituzionale) e dopo avere ben sottolineato come questo consiglio provinciale nasca all’insegna del vuoto politico, senza un programma ben definito, senza una reale opposizione, senza un confronto pubblico tra le forze in campo ( impossibile, in effetti, vista la totale sintonia tra centro e destra) e senza alcuna informazione ai cittadini, vorremmo puntualizzare anche che questo tipo di elezioni, propagandate come qualcosa di nuovo, non sono assolutamente una novità; così si faceva nelle dittature e così si faceva nel nostro paese durante il fascismo. Lista unica, punto e a capo.

E non ci si affanni a scrivere che anche nei paesi del cosiddetto “socialismo reale” si procedeva alla stessa maniera. Noi da queste modalità abbiamo preso le distanze molte decine di anni fa; non ci piacevano allora e non ci piacciono oggi. Noi amiamo la democrazia e in queste elezioni provinciali di essa non se n’è vista nemmeno l’ombra.


Commenti

Inviato Mercoledi 15 Ottobre 2014 alle 07:51

E' il risultato di una visione totalitaria di cui fu iniziatore il comunismo. Il partito fa quello che decidono i capi e gli altri ubbidiscono: centralismo democratico dice niente?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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