Quotidiano | Categorie: Politica

Dovigo: Una buona scelta, in una vicenda disperata

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 30 Giugno 2010 alle 00:07 | 0 commenti

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Valentina Dovigo - Non si può definire diversamente la decisione del Governo di smilitarizzare e sdemanializzare l'area del Dal Molin e di realizzare la tangenziale Nord. E mentre molti gridano al successo e tutti si affrettano a dimostrare che è merito loro, anzichè riconoscere che se c'è un merito è nella molteplicità e proficuità delle relazioni che si sono instaurate, anche attraverso momenti difficili, fra cittadini ed amministratori e fra le varie anime del movimento, noi ci auguriamo solo che alle buone intenzioni per la realizzazione di un parco pubblico seguano gli atti concreti.

Di aree verdi e spazi pubblici Vicenza ne ha bisogno da tempo, ne ha bisogno perchè è una città inquinata e disordinata dal punto di vista urbanistico, ne ha diritto perchè i suoi cittadini ne hanno diritto "semplicemente" da tempo in base alle norme vigenti, ne ha ancor più bisogno e diritto ora che la base militare americana eserciterà un pesante impatto ambientale e sociale su tutto il suo territorio.
Ciò che mi vede più critica è il finanziamento alla tangenziale nord e nessuna apertura per la linea di trasporto pubblico o il polo della meccatronica. Sarà che la notizia è arrivata a Festambiente, ma dopo aver ragionato e dibattuto di green economy, di mobilità sostenibile, di emergenza clima ed acqua, di consumo di suolo, mi chiedio come mai, nel momento delle scelte politiche concrete, non ci si riesce a staccare da una cultura per cui lo sviluppo ( e le compensazioni...) è rappresentato pricipalmente da nuove strade, nuove tangenziali, nuove bretelle e molto probabilmente nuova edificazione che verrà. Si continua a programmare e decidere come se avessimo davanti a noi un territorio infinito. Nessun tentativo non dico di invertire la rotta, ma di porsi in maniera critica la domanda di ciò che hanno bisogno questi luoghi, ora, prima di collassare definitivamente e ciò che è necessario fare per dare respiro a coloro che vi abitano.
E pur riaffermando con forza che il parco è una buona scelta ed un'ottima opportunità per la città, non è proprio accettabile il nome di Parco della pace, sarebbe molto più coerente venisse chiamato Parco dei Cittadini.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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