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Dopo il dramma BPVi in commissione comunale di Vicenza c'è l'esempio positivo di Banca Popolare Etica: "rapporti anche con Aim e Acque Vicentine"

Di Edoardo Andrein Mercoledi 14 Dicembre 2016 alle 23:54 | 0 commenti

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In commissione sviluppo economico del Comune di Vicenza, dopo le molte udienze sul dramma della crisi Banca Popolare di Vicenza, è stata "ospitata" Banca Popolare Etica, per approfondire (clicca qui per saperne di più) un altro modo di fare finanza che si sta espandendo anche a Vicenza. Sono stati invitati Paolo Ferraresi, responsabile area nordest, affiancato dal direttore della filiale di Vicenza Francesco Tretti, dal coordinatore del Git di Vicenza Nicola Stocchiero e da Marco Bianchi, primo vicentino a entrare nel cda nazionale di Banca Etica che ha illustrato con l'aiuto delle slide una presentazione della finanza etica e di una banca che “dice chiaramente dove finiscono i soldi dei risparmiatori” ha spiegato.

"Come BPVi..." è sbottato sarcasticamente, tra una amara risata generale, il consigliere Dino Nani che ha perso una ingente somma di denaro come socio della popolare vicentina.

A palazzo Trissino per l'audizione richiesta dalla IV commissione presieduta da Ennio Tosetto erano presenti anche i consiglieri Rucco, Cicero, Dovigo, Zoppello, Zaltron, Ruggeri e Pesce.

Il Comune di Vicenza, oltre a detenere azioni BPVi, è anche socio di Banca Etica.

“E dal 2009 siamo in rapporti con Aim e Acque Vicentine – ha aggiunto il direttore Tretti - per sostenere il bene comune: ad esempio abbiamo finanziato impianti fotovoltaici o cinque autobus ecologici a metano. Oppure ancora attraverso fidi o sedi di cooperative sociali con cui collabora il Comune”.

La domanda finale di Cicero riassume la decisione dell'invito nel palazzo comunale:

"Ma quello che è stato spiegato qui stasera non è quello che dovrebbero fare tutte le banche?".

La risposta di tutti i presenti è concorde:

“Sì, dovrebbero...”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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