Quotidiano |

Dopo 30 anni ... una domanda a Variati e a Dalla Pozza: cosa si farà sull'area ex Zambon?

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 8 Gennaio 2012 alle 11:32 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Luciano Parolin e pubblichiamo.
Quello che fu definito da Hüllwech il deserto dei Tartari è ancora lì. Perchè non chiedere all'Assessore competente "cosa si fa" per la Zambon dopo 30 anni? Altra domanda da fare al Sindaco o a Dalla Pozza che ci voleva i Carabinieri, quanto si dovrà aspettare per una bonifica? Allego di seguito e come esempio un paio di pagine di un librettino di tutte le informazioni, che nell'originale è completo di date e nomi dei giornalisti che hanno scritto. L'ho stampato e inviato senza alcun riscontro anche a Antonio Dalla Pozza. Ho fatto anche foto qualche decina di anni fa.

                                            LA  STORIA  della bonifica della  ex ZAMBON

 A cura di Luciano Parolin

 

Area ex ZambonAnalisi, Carotaggi, Ispezioni, Palancole, Scavi, Pozzi.Tutti esprimono soddisfazione.

La Zambon è una multinazionale farmaceutica con sede in Italia costituita da consociate, partecipate e uffici di rappresentanza con stabilimenti produttivi in Italia, Svizzera, Brasile e Cina. La storia della Zambon inizia ai primi del novecento a Vicenza, in Via dei Cappuccini e prosegue fino ai nostri giorni, una crescita tutta all’insegna dell’Internazionalità. La realtà attuale della Zambon esprime internazionalizzazione, ricerca di alto profilo, politiche di valorizzazione del capitale umano. La Zambon è cresciuta, oggi il suo fatturato è per la maggior parte realizzato all’estero.

Dicevano: La fase finale della bonifica dovrà scattare nel 2008

 

27 ottobre 1981 L’area dell’industria chimico-farmaceutica Zambon Group di Via Cappuccini–Monte Zovetto, diventa di proprietà dell’Amministrazione che la permuta con altri terreni di proprietà comunale in zona industriale Ovest, ove la Zambon doveva trasferirsi. La superficie di circa 30.000 m2 (quasi un quartiere) viene pagata poco più di 1 miliardo in due trance 654 e 500 milioni di lire.

Nel 1999 la stessa area veniva stimata tra i 3 e 4 miliardi. Area d’oro che unita all’area Valbruna di Via Mazzini e la Gresele Beltrame, tutte a ridosso del centro storico potevano permettere la riorganizzazione del territorio nord-ovest della città.

 

10 Novembre 1983 formalizzazione degli atti di proprietà.

Dieci anni dopo, nel 1993 Il Consiglio Comunale delibera di affidare all'Ater la costruzione di 52 alloggi popolari con un contributo della Regionale di 11 miliardi di Lire. Si progetta il Pp8 Zambon Sud.

Il sede di progettazione, alcuni carotaggi (prelievi di campioni di terreno) avevano evidenziato la presenza di sostanze “contaminanti” e fusti pericolosi: Si dispone una bonifica.

 

21 maggio 1996.  La commissione tecnica provinciale Assessorato all'Ambiente da un parere sulla bonifica.

Una successiva  indagine concordata tra Comune, USL 6, il geologo Zanarotti sul monoclorobenzene effettua 18 carotaggi evidenziando un solo punto con 60 mg/Kg della sostanza (appena sopra il massimo).

 

4 ottobre 1996  L’assessore Provinciale PolettoPe la commissione tecnica “non viene considerato pericoloso” Pertanto il materiale era stato mantenuto nella discarica di Costabissara.

Sempre il tecnico trevigiano aveva spiegato che non c’erano problemi e i disagi si sarebbero attenuati nel tempo. (Si vede). Due anni dopo gli esperti non sanno quali provvedimenti adottare per venire a capo dell’inquinamento che risale agli anni 65/70.

 

Intanto l’Ater comincia lo scavo delle fondamenta e la terra rimossa finisce sotto sequestro.

 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network