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Domenico Zonin presidente di Assindustria? Ellero: Gianni pensi ai bilanci della Popolare!

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 4 Luglio 2012 alle 23:06 | 0 commenti

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Dopo le indiscrezioni da noi rilanciate, ad oggi senza smentite, sulla cancellazione delle figure dei Past President in Confindustria Vicenza da parte del neo presidente Giuseppe Zigliotto, uomo molto vicino a Gianni Zonin presidente della Banca Popolare di Vicenza nel cui Cda "Bepi" siede fin dal 2003, abbiamo sentito il professore Renato Ellero sulla sua lettura della decisione. A parte i commenti, arguti, sentiti nei corridoi di Palazzo Bonin Longare ("Gheto visto? Gheto letto? Gheto sentio?") le motivazioni del passo, che abbiamo riportato all'ex senatore perché ce lo commentasse, sarebbero queste.

«Pino Bisazza resta l'unico grande nemico di Zonin il quale tra 4 anni vorrebbe lanciare alla presidenza di Confindustria Vicenza il figlio Domenico. Bisazza come past president si sarebbe di sicuro opposto fin dalla fase delle consultazioni per cui con lui cancellato dal ruolo di notabile Domenico Zonin non correrà alcun pericolo. Ricapitolando e traducendo: 4 anni fa eleggono Zuccato come cavallo di Troia per lanciare Zigliotto, vero portavoce di Zonin, il quale Zigliotto prepara la strada al giovane Zonin. Gli altri giovani industriali "indigeni" oggi sono tutti già piazzati e pronti a conquistare, sempre per conto di Zonin senior, palazzo Bonin Longare per piazzare al suol piano superiore Zonin junior con Giuseppe Zigliotto a fare le parti del Battista».
In sostanza, capiamo noi, con gli Amenduni in tutt'altre e non certo locali faccende affaccendati e con in tasca qualche milioncino in più pagato dai poveri industriali locali per riacquistare le quote del GdV e chiudere la contesa con Zuccato, Zonin punta a rimanere unico potere forte a Vicenza gestendo, come tutti i capitalisti senza veri capitali di questa Italia, un'azienda, la Popolare, che non è sua ma di tutti i suoi piccoli azionisti. Gli altri industriali rimangono solo sudditi silenziosi o hanno perso la voglia di parlare anche perché attanagliati da una crisi che mette a rischio i "loro" capitali.
Ma ora godetevi la lettura del professor Ellero che pubblichiamo in video (la versione per iPad qui) e che vi lasciamo gustare con una sola anticipazione: «Questi non hanno altro da fare tutto il giorno? Ma si occupino dei bilanci della banca dopo il rating negativo!...»


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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