Domani in prefettura: no a turni Ftv per lavoratori e sì ad aumento per giovani assunti
Mercoledi 14 Settembre 2011 alle 23:19 | 0 commenti
Massimo D'Angelo, Coordinatore Mobilità Filt Cgil vicenza - Domani le OO.SS. dei trasporti insieme alla RSU ed RSA delle Ferrovie Tramvie Vicentine si recheranno dal Prefetto per protestare contro i turni di lavoro del personale viaggiante imposti dall'azienda in maniera unilaterale, disattendendo agli accordi contrattuali, nazionale e aziendale e per chiedere la rivisitazione dell'accordo giovani, i quali percepiscono appena mille euro al mese.
Tali turni che vertono esclusivamente al recupero da parte aziendale del costo del lavoro (circa 500 mila euro) per far fronte ai tagli imposti dalla Regione, possono incidere, essendo stati impostati su nastri lavorativi che arrivano anche a 13/14 ore, sulla sicurezza del servizio e sulla salute dei lavoratori.
Gli Amministratori di questa azienda insieme alla proprietà da oggi in pratica hanno deciso di intraprendere la strada più semplice:
sul territorio, in maniera irresponsabile, tagliare le corse e spremere ulteriormente i lavoratori che con salari da fame devono sobbarcarsi turni gravosi.
Questa poca lungimiranza dei nostri Amministratori e Politici andrà a discapito del trasporto pubblico come servizio sociale, bene comune da offrire ai cittadini e in particolare agli studenti quali maggiori utenti, in modo efficiente e rispondendo alle esigenze del territorio.
E' Arrivato il momento che la Provincia, il Comune, gli Assessorati ai trasporti le Azienda di Trasporto pubblico AIM e FTV si assumano le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori e degli utenti.
E' possibile che nessuno di loro si accorga che il sistema collassato in conseguenza di una maggiore domanda di trasporto pubblico locale non compensato da una adeguata offerta può essere razionalizzato, evitando sovrapposizioni e duplicità di servizio?
Quindi niente tagli per il già modesto servizio offerto ai cittadini della provincia di Vicenza ma il coraggio politico di riordino del sistema con maggiori economie di scala (bacino unico provinciale con una unica azienda di trasporto)
Pertanto nel consigliare di evitare superficialità e luoghi comuni sui servizi pubblici, bisogna intraprendere la strada del monitoraggio delle linee e delle corse come un dovere civico ed etico.
E prima di toccare i turni e il salario dei lavoratori ci si occupi dei tanti sperperi che ancora compongono la spesa per il TPL in questo nostro territorio
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