Aim Bonifiche "niente sa" su perizia ma chiede danni al processato Giglioli: Vianello teste
Giovedi 22 Marzo 2012 alle 22:31 | 1 commenti
Domani è programmata la terza udienza del processo contro Giuseppe Rossi, ex presidente di Aim, Gianni Giglioli, consulente dell'azienda e poi assessore dimissionario di Achille Variati, e Carlo Valle, imprenditore, già condannato a Venezia per una questione collegata ai rifiuti tossici smaltiti a Marghera, la piattaforma della sua Servizi Costieri, passata a Ecoveneta, gruppo Maltauro, e Aimeco, società del gruppo Aim, ora Aim Bonifiche.
Tra i testi di domani, chiamato dall'accusa, c'è Dario Vianello, l'elemento di continuità da decenni nella gestione della multiutility. E si preannuncia un colpo di scena da parte della difesa del consulente coinvolto e che anticipiamo.
Siamo venuti, infatti, a conoscenza che lo studio di Gianni Giglioli avrebbe inviato in data 20 settembre 2006 una nota di parcella per diecimila euro ad AIM Bonifiche per l'attività svolta consistente nella redazione della perizia immobiliare relativa alla piattaforma di Marghera, quella per la quale il professionista è a processo avendo, questa la tesi dell'accusa, causato un danno all'azienda comunale che anche in base al suo contenuto avrebbe acquistato l'area e la Servizi Costieri. Successivamente in data 22 ottobre 2008 e 28 novembre 2008 ulteriori due solleciti venivano inoltrati all'azienda e al Direttore Dario Vianello.
In data 8 marzo 2010 con lettera raccomandata A.R. indirizzata sempre al Direttore Generale Vianello si invitava AIM a saldare con "cortese sollecitudine" il credito insoluto. Visto il perdurare del silenzio di AIM in data 6 dicembre 2011 Gianni Giglioli inviava formale diffida all'azienda.
E qui c'è il colpo di scena: in data 15 febbraio 2012, infatti, AIM Bonifiche a firma di Lavina Magaraggia, suo amministratore unico, riscontrava la raccomandata negando da un lato l'esistenza del conferimento dell'incarico (!) e dall'altro invocando la prescrizione del credito. Alla stessa data e con altra lettera raccomandata A.R. la stessa azienda si riservava di agire nei confronti del professionista per il risarcimento di asseriti danni arrecati ad AIM in conseguenza dell'attività svolta.
Insomma Giglioli è processato per una consulenza per la quale l'attuale Aim Bonifiche, prima Aimeco, in una raccomandata nega di dover pagare la parcella non avendo mai conferito il relativo incarico. E in un'altra chiede i danni per le decisioni assunte in forza della perizia stessa.
Se i documenti che qui pubblichiamo attestano questa sequenza di fatti o sono folli coloro, amministratori e dirigenti, che hanno assunto decisioni in base a una perizia mai commissionata. Oppure sono ... strani quelli, amministratori e dirigenti, che da un lato e di conseguenza, non la pagano, dall'altro chiedono i danni per le decisioni che sarebbero conseguite da una consulenza mai chiesta eppure effettuata come attesterebbe l'impianto accusatorio degli inquirenti. A meno che ...
E poi da San Biagio ci contestano di aver scritto di nubi su Aim!
E su amministratori e dirigenti di prima e di oggi, che a comune denominatore hanno solo il nome del teste che domani verrà sentito: Dario Vianello.
A lui fare chiarezza. Almeno sulla consulenza fantasma.
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