Documento del Sindaco, apertura ai privati: stadio, centro civico, grandi infrastrutture
Mercoledi 20 Luglio 2011 alle 20:11 | 0 commenti
Achille Variati, Francesca Lazzari, Comune di Vicenza - Variati presenta il Documento del Sindaco: "Sviluppo e apertura ai privati nella cornice della città pubblica". Un milione di metri quadri di verde in più. Confermati i progetti più ambiziosi previsti nel Pat: nuovo stadio, centro civico, grandi infrastrutture
Oggi il sindaco Achille Variati, insieme all'assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari, ha presentato il "Documento del Sindaco" al piano degli interventi approvato dalla giunta comunale quest'oggi (clicca qui per il documento e per i video clicca parte 1, parte 2 e parte terza).
Previsto dalla legge regionale, il "Documento del Sindaco" manifesta le priorità , delinea le trasformazioni urbanistiche, gli interventi, le opere pubbliche che è obiettivo dell'amministrazione comunale realizzare.
Dopo la presentazione in consiglio comunale, il documento verrà pubblicato nel sito del Comune di Vicenza e del Forum Center. Si aprirà quindi una fase concertativa e di partecipazione che durerà fino a metà ottobre, durante la quale i cittadini potranno presentare proposte e osservazioni.
"Nel documento abbiamo inserito - spiega il sindaco Variati - solo quelle opere che crediamo possano essere realizzate davvero. Quelle iniziative che non hanno raggiunto un margine di concretezza non ne faranno parte. Contiamo di concludere entro l'anno l'approvazione del piano degli interventi e saremo rigorosi su una tesi generale - sottolinea il sindaco -: chiederemo non solo qualità tecnica, ma estetica. E' importante fare E' importante fare le cose bene, ma anche fare cose belle: dobbiamo affiancare al bello che abbiamo ereditato il bello che saremo in grado di realizzare. Perché la bellezza è anche sinonimo di convivenza civile e di una vita migliore, non è poesia ma un preciso obiettivo amministrativo."
Il "Documento del Sindaco" è stato organizzato seguendo tre linee principali relative al sistema ambientale, allo sviluppo della città , alle infrastrutture.
"Nell'ambito del sistema ambientale si prevede la costruzione di un paesaggio urbano che necessariamente ha bisogno del non costruito - dichiara il sindaco spiegando i contenuti del documento -. Tra gli obiettivi prevediamo di aumentare il verde pubblico attuale, pari a 1 milione e 200 mila metri quadrati, con circa 1 altro milione di metri quadrati attraverso seguendo tre linee. La prima prevede lo sviluppo di tre grandi parchi (parco della pace, parco Astichello, parco delle Montagnole), l'acquisizione a parco della Bedin-Alighieri e la costruzione di aree verdi di quartiere.
Il secondo obiettivo è la tutela e valorizzazione degli ecosistemi fluviali secondo la direttrice Bacchiglione -Astichello e Berici- Bacchiglione-Tesina perché acqua e fiumi vengono sentiti come una risorsa ambientale per la città .
Terzo elemento è l'anello verde, ambizione urbanistica che prevede l'unione di grandi vuoti con percorsi in parte verdi in parte ciclabili, sia radiali sia ad anello, per permettere al cittadino di domani di potersi muovere nel verde con mezzi non inquinanti.
Nel documento si parla anche di sicurezza idraulica che prevede norme rigorose nelle zone esondabili dove saranno vietati interventi di trasformazione dei luoghi nei casi più difficili.
Nell'ambito dello sviluppo della città - prosegue il sindaco -abbiamo ragionato partendo dalla centralità della città pubblica intesa come bisogno pubblico di uno sviluppo moderno, cercando di superare un'antica dicotomia tra interesse pubblico e privato. In tal senso i privati vengono chiamati per collaborare e integrare i loro interessi sostenendo la città pubblica e supplire così alla carenza di risorse comunali. Insomma, sì allo sviluppo della città , ma in un'ottica guidata, nella cornice più grande della città pubblica.
Pensiamo sia importante radicare l'ospedale nella zona in cui sorge realizzando un San Bortolo 2 nell'area dell'ex Seminario.
Un polo previdenziale e di protezione civile di 45 mila metri quadrati sarà collocato nella sede prevista per il mai nato ospedale psichiatrico di Laghetto.
Per quanto riguarda l'Ipab, verrà dismessa la grande concentrazione di letti al Trento e al Salvi per realizzare altre tre sedi a Laghetto, Maddalene e Bertesinella su cui si svilupperà un'offerta moderna per la non autosufficienza.
Nelle aree di espansione urbanistica prevediamo che dovrà esserci almeno il 20% di edilizia residenziale pubblica per evitare una concentrazione di queste aree.
Il documento prevede, inoltre - prosegue il sindaco -, la demolizione dello stadio Menti a favore della costruzione dell'Arena degli eventi a Vicenza ovest. L'area ex Menti, con il parcheggio, verrà donata a favore dell'aumento dell'offerta universitaria e scolastica per lo sviluppo di un Politecnico della Meccatronica spostando lì, in accordo con la Provincia, l'istituto Rossi. La zona su cui quest'ultimo sorge verrà trasformata in area residenziale e commerciale. Vicenza, che è già capitale della meccatronica veneta, potrà così diventare uno dei centri della meccatronica nazionale.
L'Arena degli eventi, che è prevista nell'area Vicenza est, sarà accompagnata da una grande superficie di vendita di prodotti sportivi che ovviamente avrà bisogno dell'autorizzazione della Provincia e della Regione.
La Biblioteca rimarrà , come già detto, in via Riale, con la necessità dell'utilizzo dell'area della scuola Giuriolo per poter realizzare altri servizi. La Giuriolo verrà trasferita a Santa Maria Nova dove sorgerà un polo che ospiterà dall'asilo nido alla scuola secondaria di primo grado.
Nell'area di San Biagio, ex carceraria e conventuale, verrà creato un polo da un lato culturale, con archivi storici, e dall'altro residenziale. Infatti è volontà dell'amministrazione ampliare gli spazi residenziali in centro storico perché continui ad essere un quartiere e non museo.
L'ex macello verrà orientato a luogo di ricezione turistica a favore di piazza Matteotti.
L'ex scuola Giusti rimarrà polo delle associazioni.
La spina ovest viene confermata non solo con la realizzazione del centro civico culturale, ma anche con la tesi di allargamento del centro storico fino all'area del Teatro. L'amministrazione ha interesse a dare una risposta ad un'esigenza di consolidamento della direzione centrale di Banca Popolare di Vicenza. E' prevista anche l'acquisizione dell'ex federale a San Paolo-San Bortolo che diventerà un'area a parcheggio per questa zona.
L'ex centrale del latte verrà in parte consegnata al quartiere per creare una "piazza" davanti alla parrocchia del Cuore Immacolato di Maria in via Medici e al centro giovanile creando quindi una centralità di quartiere e inoltre, se ci saranno richieste, a seguito dell'abbattimento con bonifica dello stabilimento abbandonato nascerà una zona residenziale.
Accanto alla promozione poi del nuovo quartiere fieristico, l'area dei magazzini generali sarà ceduta per la ricucitura del quartiere dando alla logistica una sede a Vicenza est, in accordo con gli allevatori.
Altri punti compresi nel documento sono la riqualificazione e salvaguardia nelle frazioni.
Perequazioni, credito edilizio e compensazioni sono gli strumenti giuridici di orientamento del piano e i criteri saranno stabiliti in via generale e validi indipendentemente dai singoli interessi e dalle diverse zone.
L'ultimo macrotema è quello delle infrastrutture che tengono presenti due grandi assi, la variante alla statale 46 e la tangenziale nord-est.
Viene ribadita anche la bretella tra la strada provinciale 246 in Riviera Berica e il nodo Vicenza est con la costruzione del nuovo ponte a sud di Debba e il prolungamento di via Martiri delle Foibe.
Per quanto riguarda i parcheggi citiamo 2 aree: l'area di San Biagio, sede dei mezzi Aim, e l'area dell'ospedale nuovo all'ex seminario. Inoltre viene riconfermato il sistema dei parcheggi della spina ovest.
Questo sviluppo della città comporterà una revisione di tutti i grandi viali di Vicenza -conclude il sindaco - perché, quando ci sarà il prolungamento di via Aldo Moro, via Anconetta, Trieste, Quadri e poi, con la variante alla 46, viale Pasubio e per certi aspetti viale san Lazzaro, potranno essere ripensate non più come assi di attraversamento di mezzi pesanti, ma come viali urbani di rivisitazione complessiva della strada con alberature e sviluppo della ciclabilità ."
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