Provincia, Variati: comprendo apprensione. I sindacati: occupiamo palazzo Nievo!
Venerdi 5 Dicembre 2014 alle 17:04 | 0 commenti
Le giornate di lavoro romane di Achille Variati continueranno da martedì 9 dicembre quando il Presidente della Provincia, e primo cittadino di Vicenza, sarà nella capitale per "spendere" la sua esperienza a favore dei 400 lavoratori di palazzo Nievo che hanno dichiarato la mobilitazione sindacale e, dopo l’assemblea sindacale con un centinaio di dipendenti (foto), mandano un messaggio per nulla distensivo a Variati e alla Regione Veneto: “se necessario prepariamoci anche all'occupazione di palazzo Nievo!â€
Ecco le dichiarazioni rilasciate da Variati:
“Comprendo la preoccupazione dei dipendenti della Provincia. Mi sto battendo come posso per loro e per il futuro di questo Ente, ora attendiamo la settimana prossima sperando che il Governo accolga innanzitutto gli emendamenti di garanzia del personale. Una battaglia difficilissima. I dipendenti non sono pacchi da spostare di qua e di là , ma persone con una storia ed un curriculum importanti. Anche se è possibile una certa mobilità , non bisogna dimenticare che stiamo parlando di professionalità definite, spesso molto alte. Però se quello che è uscito dalla Camera non verrà corretto in Senato, non ci saranno grossi margini di speranza, anzi molto probabilmente verrà scritta la parola “fine†su questo enteâ€.
E di seguito invece il resoconto dell'assemblea dei dipendenti della Provincia di Vicenza con le parole dei sindacalisti di Cgil e Uil:
Assemblea partecipata oggi all'istituto Canova di viale Astichello a Vicenza con un centinaio di dipendenti della Provincia di Vicenza in rappresentanza dei 400 totali. Sul palco oltre ai segretari generali provinciali Giancarlo Puggioni di FP Cgil e di Claudio Scambi di FPL Uil anche due esponenti nazionali di spicco di entrambi i sindacati del pubblico impiego, Luigi Baldini per la Cgil e Daniele Ilari per la Uil. Sul palco sono intervenuti anche i rappresentanti regionali. Il tutto per spiegare l'impasse in cui si trova l'ente provincia tra la nuova normativa nazionale e i ritardi della Giunta della Regione del Veneto nel ridefinire le funzioni dell'ente di Palazzo Nievo.
Tra i temi trattati anche un'analisi impietosa della Legge di Stabilità .
"La Provincia", dicono i sindacalisti della funzione pubblica di Cgil e Uil, "si trova schiacciata tra i tagli ai trasferimenti nazionali e una evidente nebulosità a livello operativo: se andiamo avanti di questo passo", sottolineano i rappresentanti, "non ci saranno più i soldi per munutenere le strade provinciali e le scuole secondarie e nemmeno per i controlli di carattere ambientale".Â
"Per non parlare dell'inesorabile e lento smantellamento", denunciano i sindacalisti di Cgil e Uil, "dei servizi per l'impiego: anche qui se si va avanti così conviene chiudere i centro per l'impiego!"
L'ipotesi a Vicenza è che vi possano essere circa una ottantina di esuberi in Provincia su 400 dipendenti.
Per questo ieri è stato dichiarato lo stato di agitazione che permette di mettere in campo diverse iniziative come ad esempio il sit-in davanti a palazzo Balbi a Venezia di martedì prossimo 9 dicembre alle ore 15.
"Perché la Regione", affermano i sindacalisti di Cgil e Uil, "non ha mai convocato il tavolo con le organizzazioni sindacali e le Rsu delle province, non vuole confrontarsi con i lavoratori, non pensa di salvaguardare i servizi, e non dà alcuna certezza sulle funzioni da attribuire al livello territoriale alle Province".
In sintesi per i sindacati FP e FPL la riforma degli assetti istituzionali è diventata: "meno servizi ai cittadini, meno diritti ai lavoratori, taglio del salario e licenziamenti!"
Infine è stata annunciata una possibile iniziativa clamorosa in concomitanza dello sciopero generale del 12 dicembre prossimo: "Se necessario prepariamoci ad occupare palazzo Nievo", ha affermato Puggioni di FP Cgil, "e a srotolare striscioni dalle sue finestre!"
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