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Provincia, Variati: comprendo apprensione. I sindacati: occupiamo palazzo Nievo!

Di Edoardo Andrein Venerdi 5 Dicembre 2014 alle 17:04 | 0 commenti

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Le giornate di lavoro romane di Achille Variati continueranno da martedì 9 dicembre quando il Presidente della Provincia, e primo cittadino di Vicenza, sarà nella capitale per "spendere" la sua esperienza a favore dei 400 lavoratori di palazzo Nievo che hanno dichiarato la mobilitazione sindacale e, dopo l’assemblea sindacale con un centinaio di dipendenti (foto), mandano un messaggio per nulla distensivo a Variati e alla Regione Veneto: “se necessario prepariamoci anche all'occupazione di palazzo Nievo!”

Ecco le dichiarazioni rilasciate da Variati:

“Comprendo la preoccupazione dei dipendenti della Provincia. Mi sto battendo come posso per loro e per il futuro di questo Ente, ora attendiamo la settimana prossima sperando che il Governo accolga innanzitutto gli emendamenti di garanzia del personale. Una battaglia difficilissima. I dipendenti non sono pacchi da spostare di qua e di là, ma persone con una storia ed un curriculum importanti. Anche se è possibile una certa mobilità, non bisogna dimenticare che stiamo parlando di professionalità definite, spesso molto alte. Però se quello che è uscito dalla Camera non verrà corretto in Senato, non ci saranno grossi margini di speranza, anzi molto probabilmente verrà scritta la parola “fine” su questo ente”.

E di seguito invece il resoconto dell'assemblea dei dipendenti della Provincia di Vicenza con le parole dei sindacalisti di Cgil e Uil:

Assemblea partecipata oggi all'istituto Canova di viale Astichello a Vicenza con un centinaio di dipendenti della Provincia di Vicenza in rappresentanza dei 400 totali. Sul palco oltre ai segretari generali provinciali Giancarlo Puggioni di FP Cgil e di Claudio Scambi di FPL Uil anche due esponenti nazionali di spicco di entrambi i sindacati del pubblico impiego, Luigi Baldini per la Cgil e Daniele Ilari per la Uil. Sul palco sono intervenuti anche i rappresentanti regionali. Il tutto per spiegare l'impasse in cui si trova l'ente provincia tra la nuova normativa nazionale e i ritardi della Giunta della Regione del Veneto nel ridefinire le funzioni dell'ente di Palazzo Nievo.

Tra i temi trattati anche un'analisi impietosa della Legge di Stabilità.

"La Provincia", dicono i sindacalisti della funzione pubblica di Cgil e Uil, "si trova schiacciata tra i tagli ai trasferimenti nazionali e una evidente nebulosità a livello operativo: se andiamo avanti di questo passo", sottolineano i rappresentanti, "non ci saranno più i soldi per munutenere le strade provinciali e le scuole secondarie e nemmeno per i controlli di carattere ambientale". 

"Per non parlare dell'inesorabile e lento smantellamento", denunciano i sindacalisti di Cgil e Uil, "dei servizi per l'impiego: anche qui se si va avanti così conviene chiudere i centro per l'impiego!"

L'ipotesi a Vicenza è che vi possano essere circa una ottantina di esuberi in Provincia su 400 dipendenti.

Per questo ieri è stato dichiarato lo stato di agitazione che permette di mettere in campo diverse iniziative come ad esempio il sit-in davanti a palazzo Balbi a Venezia di martedì prossimo 9 dicembre alle ore 15.

"Perché la Regione", affermano i sindacalisti di Cgil e Uil, "non ha mai convocato il tavolo con le organizzazioni sindacali e le Rsu delle province, non vuole confrontarsi con i lavoratori, non pensa di salvaguardare i servizi, e non dà alcuna certezza sulle funzioni da attribuire al livello territoriale alle Province".

In sintesi per i sindacati FP e FPL la riforma degli assetti istituzionali è diventata: "meno servizi ai cittadini, meno diritti ai lavoratori, taglio del salario e licenziamenti!"

Infine è stata annunciata una possibile iniziativa clamorosa in concomitanza dello sciopero generale del 12 dicembre prossimo: "Se necessario prepariamoci ad occupare palazzo Nievo", ha affermato Puggioni di FP Cgil, "e a srotolare striscioni dalle sue finestre!"


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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