Dipendenti comunali, Cub: al momento non è opportuno cantare vittoria
Giovedi 20 Febbraio 2014 alle 17:37 | 0 commenti
Maria Teresa Turetta, Patrizia Cammarata CUB Pubblico Impiego Vicenza - Oggi è girata in un battibaleno la notizia che "l'emendamento" era stato approvato alla Commissione Bilancio, quell'emendamento che dovrebbe risolvere, secondo le aspettative di tutti, i problemi legati alla restituzione delle somme da parte dei dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Vicenza a seguito delle Ispezioni Ministeriali.
Il Sindaco nella sua lettera inviata a tutti i dipendenti dice testualmente che l'approvazione dell'emendamento di oggi "non risolve del tutto i problemi ma, cosa fondamentale, esclude la restituzione di somme direttamente da parte dei lavoratori e non vi sarà alcuna riduzione dello stipendio..." enfatizzando per bene la frase che intende mettere a fuoco che viene opportunamente sottolineata.
 Di fatto nel corso della riunione che si è tenuta a mezzogiorgno con i Sindacati e la RSU, ha confermato quanto segue, dimostrando nei fatti che al momento non è opportuno cantare vittoria:
- L'emendamento è passato in commissione Bilancio, stamattina con estremo ritardo rispetto a quanto ci era stato anticipato la settimana scorsa, ma deve superare altri due gradini di non poco conto che sono l'approvazione del medesimo in Senato e alla Camera dei Deputati. L'emendamento deve essere approvato entro il 26/02 prossimo, pena la decadenza
- Tale emendamento non sana tutto il pregresso, ma solo una parte. Resta da pagare il "danno erariale" causato dall'errore nella costituzione del Fondo del salario accessorio che non è stato decurtato quando circa 200 dipendenti sono stati trasferiti allo Stato e ad AMCPS.Si tratta di circa € 1.600,00 (un milione e seicentomila euro) che sarà necessario restituire entro sei anni anche se l'emendamento passerà . Come? Il sindaco ha illustrato due strade: o recuperandolo dal Fondo del personale nei prossimi 6 anni oppure sul complessivo bilancio del Comune tramite la "riorganizzazione dei servizi o taglio delle spese". Se viene praticata la prima ipotesi, resituire in sei anni la cifra di 1,6 milione (anche i nuovi assunti o chi è comunque stato assunto da poco che non ha "beneficiato" di questi errori passati) significa che ogni anno perderemo cira 250 mila euro dalla nostra produttività , che non è cosa di poco conto perchè corrisponde a circa 250 euro a testa per lavoratore. Significa far sparire la contrattazione di secondo livelloÂ
- Per quanto riguarda la seconda ipotesi ( il Sindaco si è detto favorevole alla seconda ipotesi) dobbiamo tener presente che la riorganizzazione dei servizi e il taglio delle spese di norma significano tagli ai servizi dei cittadini/utenti/lavoratori". Quindi,in ogni caso, a pagare di questo errore non saranno i responsabili di questo errore ( dirigenti e giunta) ma ancora una volta noi.
 Per tutti questi motivi dobbiamo essere ancora in piazza, per far sentire forte la nostra voce. Non dobbiamo aspettare il 26 febbraio (le notizie buone non sono ancora certe) e al contempo è necessario chiarire che non vogliamo né che si tocchi il nostro Fondo salario futuro né essere complici di tagli ai servizi ai cittadini a causa del recupero di queste somme. Nessuna guerra tra poveri.
I tagli devono essere fatti nei confronti di chi ha già tanto ed è responsabile di questa situazione.
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