Dipendenti CCIAA, USB e Confederali: "richiediamo urgentemente la firma dell'accordo sindacale o sarà proclamato lo stato di agitazione"
Venerdi 22 Dicembre 2017 alle 19:06 | 0 commenti
"Oltre al Comune di Vicenza anche alla Camera di Commercio non si rispettano i diritti dei lavoratori, non si vuole firmare l'accordo sindacale", così inizia la nota inviata da Germano Raniero, USB Vicenza, a cui si aggiungono oltre alla RSU le organizzazioni sindacali FP Cgil, Cisl FP e Uil FPL di Vicenza indirizzata al Prefetto di Vicenza, al Presidente e al Segretario Generale della CCIAA di Vicenza "Con la presente le scriventi oo.ss. chiedono l'attivazione della procedura di conciliazione prevista dall'art. N.2, comma secondo della legge 146/90, così come modificato dalla legge 83/2000. Le motivazioni che hanno determinato questo tentativo di conciliazione e richiesta d'incontro di conciliazione si sono determinate a seguito di una lunga trattativa sindacale con la direzione della Camera di Commercio di Vicenza per arrivare alla stipula del contratto decentrato riferito al 2016."
"La parte sindacale - prosegue la lettera - ha presentato alla Direzione Camerale la richiesta di un aumento del fondo richiamandosi al recente decreto Madia. La Direzione Camerale ha fornito un primo assenso orale a tale ipotesi, arrivando a quantificare una somma precisa: €30.000, derivante da un ricalcolo delle poste del fondo in questione per gli anni passati; tale disponibilità verbale espressa nei vari incontri non si è mai tramutata in atti formali o accordi sottoscritti. Nell'ultimo incontro del 14 dicembre la Direzione Camerale ha informato che tale operazione non era forse più possibile in quanto i Revisori dei Conti non avrebbero dato il loro assenso, senza peraltro fornire la motivazione dagli stessi addotta, né verbalmente né tantomento per iscritto, nonostante le varie richieste sindacali in proposito."
"Visti i tempi stretti e la prossima chiusura dell'anno in corso - sottolineano i sindacati - che potrebbero mettere a rischio l'erogazione dl compenso incentivante su progetti già fatti dai dipendenti, si è chiesto di applicare intanto l'accordo del 2013-2014 in quanto il comma 2 dell'art 2 recita "che il contratto resta in vigore fino alla stipula di in nuovo contratto decentrato. Anche a questa richiesta della delegazione sindacale la Direzione Camerale ha risposto di non poter dare applicazione a questo in quanto il tema della ultrattività è alquanto dubbio."
"La scrivente delegazione sindacale - conclude la nota - ha convocato una assemblea dei lavoratori che hanno dato mandato di fissare un termine alla Direzione Camerale per ottemperare al pagamento delle somme spettanti per il 2016 con gli stessi criteri dall'accordo del 2013-2014. Scaduto tale termine senza risposta le scriventi dichiarano lo stato di agitazione sindacale e la possibilità di ricorrere ad azioni di sciopero. Vista la situazione di grave penalizzazione dei lavoratori che attendono il pagamento di quanto dovuto da lungo tempo e che siamo in un periodo particolare dell'anno si chiede la massima urgenza nella convocazione dell'incontro di conciliazione e raffreddamento."
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