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Confronti: dichiarazioni di Variati e risultati inchiesta Procura con richiesta archiviazione

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 4 Luglio 2011 alle 21:11 | 0 commenti

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Gerardo Meridio, Maurizio Franzina, Francesco Rucco, Consiglieri Comunali Pdl  -  In questi giorni abbiamo visto ancora una volta come l'Amministrazione Variati non sappia gestire le situazioni di emergenza, ed intervenga solo quando " i buoi sono scappati dalla stalla". Non è possibile che la zona di Corso Padova Via San Pietro e Piazza XX Settembre, debbano vivere con l'ansia per ogni acquazzone che giunge in città, per quanto straordinario esso possa essere.

Non è possibile che il Comune e le sue aziende non sappiano cosa succeda e solo a distanza di otto mesi ispezionino le fognature. Forse è per questo che il Sindaco in prima persona ieri controllava con i tecnici, si è reso conto che cosi non si può più andare avanti, i commercianti e gli abitanti della zona non ne possono più.
Per questo abbiamo presentato una domanda di attualità per il prossimo consiglio.
Ma ad ormai otto mesi dai tragici fatti dell'alluvione, è interessante ed istruttivo leggere le dichiarazioni fatte al Consiglio Comunale, dal Sindaco nella seduta del 15/11/2010 e i risultati dell'inchiesta della Procura di Vicenza che ha chiesto l'archiviazione, che la stampa ha già pubblicato.
Nel dibattito il Sindaco ebbe modo più volte di scaricare la responsabilità sul sistema di comunicazione adottato nei bollettini della Regione giustificandosi che non poteva incorrere nel reato di procurato allarme, ma affidando al segretario generale, l'incarico di avviare un adeguata indagine amministrativa interna per verificare come si fossero svolte le azioni e le eventuali responsabilità;
Disse anche che l'alluvione avvenne in zone non previste nel piano per le emergenze del Comune di Vicenza;
Mise in dubbio con intelligenza la telefonata che sembrava non fosse arrivata dal Genio Civile al Comune alle 16.30 per avvertire del maggiore rischio;
E concludeva" nei preallarmi si poteva fare di più? La fase di preallarme è stata diretta dal mio assessore. Per i dati che mi sono stati forniti credo che sostanzialmente siano state seguite le disposizioni, però sempre si potrebbe fare di più e credo che quello stesso piano, dopo questa disgrazia, abbia bisogno di una ricalibratura e che debba essere predisposto un sistema di allarme ben più efficiente rispetto a quello su cui oggi possiamo contare. Nella fase dell'aiuto, del soccorso e del ripristino si poteva fare di più? Sempre si può fare di più, ma il fatto che in questa città, grazie all'impegno di tanti per non dire di tutti, si sia rimessa in piedi la città in quattro giorni mi sembra francamente un dato eccezionale. Ora abbiamo problemi sugli argini, anche se i nostri in città sono argini incassati, abbiamo la paura di altre esondazioni con la fragilità di ciò che è rimasto dalla prima alluvione, per cui l'attenzione ovviamente sarà ancora più elevata, però ogni contributo ed eventualmente anche ogni sfiducia che questo Consiglio volesse dare siamo qui per ascoltarla e per farne oggetto di prezioso apporto per il futuro o di comportamento istituzionale."Da rilevare ora che dalla richiesta di archiviazione sostanzialmente emerga come il Comune "abbia sottovalutato l'emergenza" e che "...avesse tutti gli elementi per raggiungere piena contezza della situazione di criticità che per il centro cittadino coincide con il superamento dei tre metri all'idrometro di Ponte degli Angeli, fin dal pomeriggio di domenica 31 ottobre. Dalla consultazione dei tabulati .. risulta che ricevette una chiamata dal Genio Civile ing. Romito alle 17.44. Ad ogni buon conto non doveva esserci alcun dubbio nel secondo contatto delle 20.46..."
L'alluvione avvenne alle 6.30 del giorno dopo Lunedi 1 novembre.
Da rilevare ancora come le zone esondate rientravano tutte nel piano della protezione civile. Argomento che la stampa ha già avuto modo di verificare e che il piano prevedeva il coinvolgimento delle altre forze dell'ordine nella fase di preallerta. Cosa non fatte e trascurate dal Comune.
L'indagine mette anche in risalto che se fosse stata prolungata anche per il resto della nottata e non solo sino alle 2 del 1 novembre l'azione di avviso alla popolazione, probabilmente avrebbe potuto consentire ad altre persona di mettere in salvo i propri beni.
E ribadisce l'inchiesta come "l'apparato dell'amministrazione abbia sottovalutato l'emergenza. Ciò si desume dalla lettera del Sindaco nella quale viene evidenziato come il comune fosse si a conoscenza che il Centro funzionale decentrato aveva dichiarato lo stato di preallarme fin dalle 14.00 del 30 ottobre ma che la criticità definita Moderata, non aveva dato conto della gravità reale della situazione. L'uso del citato aggettivo poteva effettivamente indurre a sottovalutazioni il comune cittadino ma non gli addetti ai lavori, i quali avrebbero dovuto sapere che a tale livello di criticità precedente solo quello di Elevata - corrisponde uno stato di preallarme. Con ke seguenti coordinate:
Descrizione scenario - possibilità diffuse di pericolo;
Misure di protezione civile Richiede la reperibilità di tutte le forze della protezione civile e la predisposizione di tutti gli strumenti utili a fronteggiare l'evento atteso.
Quindi il Comune doveva attivarsi sin dalle ore 14.00 del 30 ottobre.
Ma nessuno del Comune partecipò al corso del 4.3.2009 che affrontò questa metodologia, ma dal marzo 2009 al novembre 2010 possibile che sia stato sottovalutato la formazione del personale sulla materia?
E l'indagine interna che fine ha fatto ?
Suggerimmo anche l'attivazione dell'assicurazione del Comune durante la seduta del 15.11.2010 ricevendo una risposta negativa. Cassandra ?
Le conclusioni dell'indagine fanno capire che il comune rischia di essere chiamato in causa per i danni.
Certo che il Sindaco e le sue dichiarazioni al Consiglio ed alla stampa in quei giorni sono clamorosamente smentite.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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