Moldavo di Vicenza chiede stop primarie per no a voto extracomunitari, i due candidati Pd Dalla Rosa e Possamai ribattono e il civico Bulgarini rimane muto come un pesce, felice
Martedi 7 Novembre 2017 alle 19:46 | 0 commenti
Abbiamo chiesto un commento ai tre candidati interessati alle primarie di Vicenza, ai loro sostenitori e con questo articolo allarghiamo l'invito a militanti e non che volessero dire la loro su quanto pubblicato sotto il titolo "Primarie a Vicenza, scoppia su Repubblica.it la polemica per no a voto a extra comunitari: un moldavo chiede la sospensione del voto del 3 dicembre" e che riprendeva un articolo odierno sul quotidiano romano che fa seguito anche alla sospensione di Enrico Peroni da segretario cittadino del Partito democratico di Vicenza così come di altri due membri della segrereria, Ingrid Bianchi e Cristiano Spiller, rei di non aver votato contro la determinazione del Comitato di garanzia di coalizione che, a differenza dello statuto nazionale del Pd, aveva avallato la decisione di non far partecipare al voto delle primarie gli extra comunitari residenti in città .
Il primo a rispondere è stato Otello Dalla Rosa, tesserato del Pd e presidente di Vinòva, sulla carta il più svantaggiato dalla decisione perchè del suo ticket fa parte l'assessore al sociale Isabella Sala, notoriamente molto ben voluta dalla numerosissima comunità di immigrati.
Dalla Rosa ci dice: "Da sempre ho dichiarato che mi sarei attenuto a quando deciso dal Comitato dei Garanti che definisce le regole per tutti i tre candidati. Torno a ripetere che il caso esploso nei giorni scorsi in modo piuttosto strumentale è una questione interna al PD, in cui non ho incarichi di alcun tipo, e in quella sede deve essere discusso. La sospensione delle primarie, oltre ad arrecare un danno all'intera coalizione, vanificherebbe il confronto democratico che stiamo vivendo in questi mesi.".
Gli fa eco, come già avvenuto quando insieme asvevano espresso solidarietà ai dirigenti del Pd sanzionati dal comitato provinciale del partito, l'altro iscritto al Pd e candidato alle primarie Giacomo Possamai: "Quanto si sta dicendo sui fatti di Vicenza è frutto di un incredibile equivoco. Le primarie, infatti, non sono solo del Partito Democratico ma di coalizione e le regole sono state redatte insieme proprio come confermato dalla nota congiunta diffusa, nei giorni scorsi, da me e Otello Dalla Rosa. Dunque: non esiste nessun caso. Mi auguro che quest'argomento sia definitivamente superato e che, "da adesso in poi", si possa parlare alla Città di contenuti e soluzioni e non di cavilli e regolamenti che ai vincenti, ne sono certo, interessano poco".
In attesa di altri, eventuali, commenti c'è solo da dire che bene fanno i due candidati a spegnere le fiamme in un Pd che di tutto ha bisogno fuorchè di altre lotte intestine, ma, se i due iscritti al Pd si sono fatti imporre regole contrarie allo statuto del loro partito per accogliere nella terna dei competitor il "civico" Jacopo Bulgarini d'Elci, beh questo la dice lunga sulla debolezza che oggi affligge il Partito democratico che rinuncia ai voti degli stranieri, magari per Dalla Rosa, e dei giovani tra i 16 e i 18 anni, questi per Possamai, a tutto vantaggio del candidato di Achille Variati, che alal domanda rimane muto come un pesce... felice.
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