Cub critica con la gestione del personale per l'emergenza esondazione
Domenica 11 Novembre 2012 alle 14:22 | 0 commenti
Patrizia Cammarata e Maria Teresa Turetta, CUB Pubblico Impiego Vicenza - Patrizia Cammarata e Maria Teresa Turetta, CUB Pubblico Impiego Vicenza - A distanza di due anni dall'ultima alluvione, non ci risulta che il Sindaco di Vicenza e l'elevata dirigenza di cui si è circondato, abbiano ancora elaborato un serio piano d'intervento in caso di rischi idrogeologici o calamità naturali. Se questo piano esiste, non se ne sono visti gli effetti neanche in quest'ultima emergenza alluvione.
Ancora una volta si è chiesto aiuto, all'ultimo momento, in modo disorganizzato e confuso, ai dipendenti comunali (anche a quelli che sono già in agitazione sindacale con blocco degli straordinari a causa della già disastrosa situazione lavorativa che si trovano a dover affrontare quotidianamente a causa della carenza di personale).
Una richiesta attuata con una mail inviata 10 minuti prima della fine del proprio turno lavorativo il venerdì da parte del Direttore Generale, o giunta tramite chiamate al cellulare privato dei lavoratori dai telefoni di servizio del segretario generale e dei dirigenti .
Ma la gravità della situazione si evince soprattutto dal fatto che i dipendenti contattati (si tratta di dipendenti che svolgono i più svariati lavori che nulla hanno a che fare con situazioni d'emergenza come alluvioni o catastrofi naturali) non sono mai stati coinvolti in un serio e organizzato piano d'intervento e tanto meno si tratta di personale sottoposto a reperibilità .
In questi anni poco o nulla di serio è stato fatto da questa Amministrazione per la sicurezza dei cittadini:Variati ha cementificato la città alla pari del suo predecessore e ora fa appello al buon cuore dei dipendenti comunali affinché questi aprano gli uffici per dimostrare un'efficienza di facciata che nasconde invece solo pericolosa improvvisazione.
L'emergenza alluvione, come tutte le altre calamità naturali, deve essere affrontata con razionalità e professionalità e non con l'approssimazione e il confuso "siamo tutti una famiglia" che vede coinvolti dirigenti pagati più di centomila euro all'anno che anche per questo si prestano a chiamare i loro sottoposti pagati mille euro al mese per questa che, ne siamo convinti, è pura campagna di propaganda.
Nota di colore: stamattina, domenica 11 novembre, presso la sede della circoscrizione 2 tenuta aperta appositamente per l'emergenza alluvione da un dipendente pagato con soldi pubblici, che ha dovuto rinunciare alla sua giornata di riposo (senza precedente accordo sindacale), si è rivolta solo una signora che voleva votare per le primarie del PD.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.