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CSV e Co.Ge. Veneto: muta Bortolami, altre nubi da Spiller, Bellesia, Zocche, Cariverona...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 20 Maggio 2015 alle 23:47 | 0 commenti

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Dopo il botto mediatico di venerdì 8 maggio della "soffiata" al GdV della presidente del Co.Ge. Veneto, Silvana Bortolami, sul commissariamento del Csv di Vicenza, presieduto da Marco Gianesini e, soprattutto, di Maria Rita Dal Molin, ex presidente e fino ad allora sua coordinatrice, stupisce il silenzio successivo proprio della Bortolami che ad oggi ci ha negato la copia ufficiale della delibera del 17 aprile, da lei stessa probabilmente sbandierata e sicuramente commentata sul GdV.

Se la presidente del Co.Ge. Veneto, eletta in quota CariPaRo', per non fare trasparenza rivendica ora un ruolo tecnico, che al momento delle sue accuse pubbliche evidentemente non ricordava, e si trincera dietro la privacy proprio da lei violata, è naturale che sorgano domande inquietanti su un caso che ha colpito il volontariato vicentino con una violenza che pare almeno eccessiva rispetto ai fatti imputati, se veri, ai vertici del Csv di Vicenza.

Gianesini & c., nel frattempo, hanno fatto ricorso al Tar dopo aver ricevuto un'imponente massa di attestazioni di solidarietà, ben 106 preventive alla delibera "secretata", anche se ce l'hanno in molti (dopo le prime fotocopie effettive o "indotte" volantinate da Bortolami), e tante altre successive, pervenute anche a noi.

Le domande che ci facciamo nascono non solo dalla lettura della delibera (se la nostra... fotocopia è vera in attesa del documento ufficiale) ma anche dall'ambito in cui sarebbe nata.

Davanti al mutismo univoco della presidente Bortolami abbiamo il dovere di riferire delle voci, i cui presupposti storici e di cronaca sono, però, facilmente verificabili e che riferiscono di un humus preciso in cui si originetebbe la delibera («Bortolami è vicina al Pd della Moretti» e «si è dileguato all'improvviso tutto il centrosinistra locale sempre presente a cerimonie e tagli di nastri fino all'inaugurazione della nuova, efficiente sede») oltre che di una "vendetta", anche se non soprattutto, personale alla base del fumoso caso.

Vendetta che risalirebbe a personaggi di spicco della Fondazione Cariverona, che pesa ancora più di CariPaRo nel Co.Ge. Veneto, la cui sede, non a caso, è proprio a Vicenza nello stesso palazzo di Contrà S, Francesco 41 in cui "opera" la Fondazione in città.

E se il vicentino quasi sessantottenne Silvano Spiller (nella foto), vicepresidente della Fondazione Cariverona, è stato fino al 2012 presidente proprio del Co.Ge., il suo "collega" di area politica già nel Variati 1, Mario Zocche, da presidente del Csv di Vicenza nel 2007 ha subito un commissariamento, dicono le voci, mai gradito da Spiller e poi sfociato nella presidenza della super accusata Maria Rita Dal Molin...

Mario Zocche (classe 1938) è tornato in auge il 27 agosto 2012, premiato da Variati con la presidenza dell'Opera Pia Cordellina dopo la caduta del Cda legata proprio alle nostre denunce sul caso Diego Fontana, e ora commissario del Csv di Vicenza è Mauro Bellesia, ragioniere capo del Comune di Vicenza e... segretario di Spiller quando l'attuale vice presidente della Fondazione Cariverona era presidente del Co.Ge. Veneto.

il cerchio si chiude?

Non lo sappiamo ma quelli che potrebbero chiarire i fatti e i progetti (Silvana Bortolami e Mauro Bellesia) ancora non voglionorispondere a domande non pilotate e non pilotabili, le nostre.

E chi potrebbe azzerare le voci, Silvano Spiller, non solo è  letteralmente sfuggito (fuggito?) alla nostra curiosità manifestatagli su quelle voci lunedì 11 maggio nell'area antistante il Consiglio comunale in cui era presente (chissà perchè?) ma addirittura ha trovato in un consigliere comunale che ce lo aveva presentato, Tommaso Ruggeri, un difensore non richiesto.

Ci affidiamo alle sue parole pronunciate con decisione («Spiller, lo assicuro io, non c'entra nulla») anche se non possiamo non chiudere col classico detto "excusatio non petita..."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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