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"Cristiani per la pace", qualche dubbio

Di Citizen Writers Martedi 7 Ottobre 2014 alle 08:39 | 2 commenti

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Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo

A Vicenza è attivo di tanto in tanto un gruppo che si denomina "Cristiani per la pace". Non sappiamo se questo gruppo sia canonicamente costituito ed abbia, come altri, l'approvazione dell'ordinario diocesano mons. Beniamino Pizziol. Appare più come un insieme di cittadini che protestano quasi esclusivamente in una direzione, quella contro gli Americani presenti nella base vicentina con manifestazioni, sit it e dichiarazioni a mezzo stampa.

Sembrano essere l'unica voce della cristianità a Vicenza sul tema della pace, quasi un loro monopolio. Ma non basta pronunciare la parola pace per essere uomini e donne di pace, bisogna avere chiarezza della definizione. Anche il comunismo, il primo movimento totalitario nato in Europa, e gli altri partiti totalitari parlavano di pace; non risulta però che l'abbiano in realtà costruita. Il movimento di Marx ed Engels sosteneva, si legga il Manifesto del Partito comunista , che solo con la violenza si conquista il potere e che l'impegno è sempre e solo politico, "andando contro" con tutti i modi possibili. Sembra che questo gruppo di cui non si conosce né la sede, se non quella della strada dove fanno le manifestazioni, né quale sia la loro posizione sul tema della pace, cerchi di ottenere un'immagine politica, più che di fede cristiana. Il nome parrebbe indicare che costoro si richiamano all'insegnamento di Gesù Cristo, ma anche qui non si comprende bene quale visione del cristianesimo costoro abbiano, ovvero se quella cattolica, luterana o di una delle tante, purtroppo, "sette" che esistono, o se abbiano ancora una loro originalità. A considerare i loro interventi non appaiono dediti alla costruzione della pace, perché l'essere contro non promuove certo la pace e mai abbiamo potuto leggere di una proposta di costruzione di pace da parte di questi cristiani, soprattutto mai si è saputo di una loro proposta di preghiera, fondamentale nel cristianesimo. Infatti costoro appaiono orientati ad un operare contestatario di cui nemmeno si intravede la finalità pacifica, che non è espressa se non nel nome.
Eppure la visione, almeno quella cattolica, espressa dal Vangelo, dal Magistero e dalla Tradizione non invita certo ad essere contro qualcuno, ma addirittura ad abbracciare il nemico, magari promovendo incontri di riflessione, magari addirittura di preghiera. Molti militari presenti nella Base sono cristiani; pertanto l'incontro dovrebbe essere più facile e lo si potrebbe promuovere come culturalmente fa l'"Associazione 11 settembre" con molte proposte alle quali partecipano costruttivamente anche gli americani.
Il ricordarsi della costituzione pastorale Gaudium et spes del Concilio Vaticano II forse susciterebbe forse in questi "Cristiani per la pace", se cattolici, qualche spunto di riflessione pacifica. La Costituzione dedica un intero capitolo, il V, a "La promozione della pace e la Comunità delle nazioni" e le sue espressioni sono ben chiare e in linea con il magistero e tutta la tradizione: "La pace terrena, che nasce dall'amore del prossimo, è essa stessa immagine ed effetto della pace di Cristo che promana dal Padre. Il Figlio incarnato, infatti, principe della pace, per mezzo della sua croce ha riconciliato tutti gli uomini con Dio; ristabilendo l'unità di tutti in un solo popolo e in un solo corpo, ha ucciso nella sua carne (166) l'odio e, nella gloria della sua risurrezione, ha diffuso lo Spirito di amore nel cuore degli uomini. Pertanto tutti i cristiani sono chiamati con insistenza a praticare la verità nell'amore (Ef 4,15) e ad unirsi a tutti gli uomini sinceramente amanti della pace per implorarla dal cielo e per attuarla".
Il messaggio della Chiesa cattolica è precisato ulteriormente in questa significativa espressione: "Il suo messaggio non toglie alcunché all'uomo, infonde invece luce, vita e libertà per il suo progresso, e all'infuori di esso, niente può soddisfare il cuore dell'uomo: «Ci hai fatto per te», o Signore, "e il nostro cuore è senza pace finché non riposa in te".
Così, promovendo incontri di pace, questa potrà meglio realizzarsi ed essere proposta validamente anziché suscitare, come fa questo gruppo, più sintomi di avversione, che sono l'anticamera di visioni di guerra, come anche ben sosteneva Erasmo da Rotterdam nei suoi scritti (cfr. Pace e guerra, Salerno, Roma, 2004)


Commenti

Inviato Martedi 7 Ottobre 2014 alle 14:22

Non ho conosciuto di persona Gesù Cristo ma non mi risulta che abbia mai promosso la costruzione di basi militari che servono alla guerra. Se qualcuno vuole chiamarle "basi di pace" o per "l'esportazione della pace" si accomodi io non voglio mescolarmi però a questa ipocrisia, anzi bestemmia! Sono basi che servono al sistema economico statunitense che è fondato sull'industria bellica e soprattutto su quella della ricostruzione e sfruttamento post bellico. Chi nega questo, se pur libero di farlo, come i negazionisti della Shoah, è comunque una persona fuori dalla storia.
Inviato Martedi 7 Ottobre 2014 alle 14:36

Sarò ancora più chiaro, non sono giudice della cristianità ma credo che nessuno che non sia profondamente contrario a basi militari che non siano del nostro stato sovrano e a difesa quindi del nostro territorio da aggressioni esterne, possa definirsi cristiano. Il Papa recentemente lo ha ribadito: "stanno preparando la terza guerra mondiale" ma evidentemente qualcuno fa orecchie da mercante nel tempio... i militari o sono nazionali per autodifesa o sono legittimati da un organismo mondiale chiamato ONU. tutto il resto è guerra per accaparrarsi qualcosa che non è nostro.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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