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Crisi, Pini a Monti: mettiamo i politici in cassa integrazione

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 5 Giugno 2012 alle 18:42 | 0 commenti

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Maurizio Pini, Presidente Federmanager Vicenza  -  Siamo in piena crisi occupazionale, il lavoro manca, le commesse non ci sono, tutto diventa maledettamente più complicato. Le aziende, da parte loro, continuano a licenziare, e quelle più strutturate aprono procedure di mobilità, preludio al licenziamento. Per i più anziani significa perdita della possibilità, distrutta dall'avvento dei tecnici al Governo, di agganciarsi successivamente alla pensione.

Speranze in frantumi, per sempre. Ci sono poi aziende che aprono la Cigo (Cassa integrazione guadagni ordinaria) e, quando la situazione è gravissima, passano alla Cigs (Cassa integrazione straordinaria) autorizzata dal ministero del lavoro. L'inizio del Governo tecnico non soltanto ha sancito l'incapacità della politica di "traghettare" l'Italia fuori dal pantano, ma ha confermato la crisi occupazionale anche di senatori e deputati: non a caso il Parlamento è spesso vuoto. In una delle ultime sedute solo 20 senatori erano in aula per approvare - o meglio, disapprovare - il finanziamento pubblico ai partiti. Allora le chiedo, presidente Monti: come per le aziende in crisi occupazionale temporanea viene chiesta la cassa integrazione, perché non lo si può fare anche per i due rami del Parlamento, applicando le stesse, identiche regole e disposizioni vigenti? Non sarebbe un bel gesto di giustizia sociale e lavorativa? Gli elementi ci sono tutti: poco lavoro, grazie ai tecnici, quindi scarsa attività. È vero, noi dirigenti non abbiamo la cassa integrazione, solo il licenziamento. E infatti, di 500 mila dirigenti in Italia, ne sono stati licenziati oltre 100 mila. Essendo i politici eletti dal popolo, si guardano bene dall'andarsene a casa. Mettiamoli, quindi, in cassa integrazione a zero ore fino alle prossime elezioni. Perché per loro non può valere? Giorni fa, a causa della terribile situazione dei terremotati in Emilia, il Governo dei professori ha provveduto a un primo stanziamento di 240 milioni. Doveroso, niente da dire, ma mi domando: perché nessun politico, nessun giornalista, nessun "salottiere" dei media - compreso il "peso massimo" di Qui Radio Londra - propone il congelamento per due anni, ma basta anche uno, del vitalizio ai parlamentari? È esattamente la stessa cifra: 240 milioni all'anno, e li diamo ai terremotati. Un Dini, un Amato e altri come loro... non è certo una tragedia se per un paio d'anni non ricevono lo spropositato vitalizio di oltre 40 mila euro al mese. Di fronte all'attuale situazione dovrebbero vergognarsi. Anche lei, caro presidente, non fa nulla su questo fronte. E non ripeta la solita storiella ("Rischieremmo ricorsi"). Intanto agisca! Sa meglio di me che in Italia chi ha a che fare con la giustizia deve aspettare decenni prima di ottenere un risarcimento, e nel frattempo saremmo fuori dalla crisi, e finalmente respireremmo un po' di giustizia sociale per la povera gente non appartenente alla casta. Caro Monti, nella vicina Svizzera le pensioni hanno un tetto: c'è la minima e c'è la massima. Il ministro Fornero, con la sua intelligenza di professoressa old style, non ha pensato di proporre una riforma dove, se la minima pensione è 500 euro, la massima non potrà esser superiore, per esempio, a dieci volte, cioè 5 mila? Se ci pensa la Svizzera, che non è certamente un Paese antidemocratico e comunista, non ci possiamo pensare anche noi? Presidente, si impegni a reperire risorse per gli esodati, altrimenti lei e i suoi professori avrete vita dura. Dice sempre che dobbiamo avere fiducia e coraggio: cominci lei a dare esempio di coraggio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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