Crisi etica ed economica nella Valle del Chiampo
Venerdi 21 Maggio 2010 alle 22:46 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra Veneta - PRC Sinistra Europea
Interventi urgenti e concreti nel settore conciario della Valle del Chiampo
Interrogazione a risposta immediata presentata il 21 maggio 2010 dal consigliere Pietrangelo Pettenò.
Premesso
che il distretto conciario della Valle del Chiampo (VI) sta attraversando il periodo più buio dalla sua nascita;
che tale fase è dovuta non solo alla crisi internazionale - che non accenna a diminuire nella sua intensità - ma anche a comportamenti scorretti, nella competizione tra le imprese, basati su di una imponente evasione fiscale nel campo della fatturazione Iva;
che la dott.ssa S. Magnabosco, presidente di Assindustria del mandamento Ovest vicentino, ha affermato - in un'intervista a Il Giornale di Vicenza del 21 aprile 2010 - che il rilancio economico della Valle del Chiampo deve avvenire in chiave etica ed economica, con un progetto basato sulla qualità e non sulla quantità ;
che il Sindaco di Arzignano dott. G. Gentilin ha pubblicamente dichiarato di essere propenso a costituirsi parte civile nell'ambito del processo sulla false fatturazioni nel settore conciario che inizierà presso il Tribunale di Vicenza il 3 giugno 2010;
che tale costituzione di parte civile è stata motivata - da parte del Sindaco G. Gentilin - affermando che la Città di Arzignano non vuole più stare a guardare, ma deve recuperare la propria dignità (come da Corriere del Veneto del 19/05/10);
che - a fronte di queste affermazioni pienamente condivisibili del Sindaco Gentilin - si apprende dalla stampa che, sempre nell'ambito dell'inchiesta sulla false fatturazioni nel distretto vicentino della concia, risulta indagato per corruzione anche il geom. Renzo Marcigaglia, noto imprenditore edile (con società attive anche nelle reti fognarie) nonché Presidente della società Acque del Chiampo (azienda che gestisce il ciclo integrato dell'acqua nel comprensorio della concia);
che - in contemporanea all'emergere dei suddetti fatti di concorrenza sleale e di scarsa etica nel mondo economico - la soc. Medio Chiampo di Montebello Vic.no (azienda anch'essa attiva nel campo della depurazione dei reflui conciari) si trova - come dichiarato dall'Assessore provinciale all'Ambiente Antonio Mondardo durante il Consiglio prov.le del 18/05/2010 - ad operare con comportamenti gestionali "fuori norma" dal punto di vista ambientale, nonchè in una situazione di possibile crisi finanziaria (condizioni tali da far dire allo stesso Assessore Mondardo - come da Giornale di Vicenza del 19/05/2010 - che l'operato di Medio Chiampo "mette a rischio l'intero sistema di depurazione del distretto della concia")
il sottoscritto chiede alla Giunta Regionale
se, a fronte di queste vicende (con i conseguenti gravi rischi occupazionali e ambientali), non sia il caso di approntare un serio intervento da parte della Regione, anche mediante il commissariamento degli enti sopracitati, tale da ripristinare la legalità e il buon funzionamento di società pubbliche che sono patrimonio di tutti i cittadini del Veneto;
quali interventi stia predisponendo la Regione del Veneto per affrontare la crisi occupazionale del distretto conciario;
se, alla luce di tale crisi, si ritenga ancora valida l'ipotesi - espressa all'inizio degli anni 2000 dall'allora Presidente della Provincia di Vicenza on. Emanuela Dal Lago, nonchè dall'allora Assessore regionale alle attività produttive Marino Finozzi - di una parziale riconversione produttiva del distretto conciario della Valle del Chiampo.
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