Corriere del Veneto: Roi, documento del Comune "Nuovi soci in Fondazione"
Martedi 11 Luglio 2017 alle 09:40 | 1 commenti
L'obiettivo è «salvaguardare la vicentinità della Fondazione», lo strumento è un documento bipartisan e la strategia, sebbene ancora in fase di definizione, è tracciata: proroga dell'attuale cda a dopo le prossime elezioni e nel frattempo nuovo statuto con l'ingresso di nuovi soci istituzionali - fra cui anche il Comune - a cui demandare il compito di nominare la futura governance. Ecco la linea che il consiglio comunale intende sottoporre alla Fondazione Roi, proprio nel giorno in cui l'ente si riunisce per un consiglio di amministrazione che si preannuncia fondamentale.
Sul piatto, infatti, c'è il futuro stesso della Fondazione, legata a doppio filo con la Banca popolare di Vicenza e dunque orfana della bussola principale visto che l'istituto di credito vicentino è stato acquisito da Banca Intesa. Nel pomeriggio di oggi i sette esponenti del cda della Roi presieduti da Ilvo Diamanti si riuniranno con lo scopo di impostare la rotta verso il nuovo corso della Roi senza Banca Popolare, o quantomeno di tracciarne la direzione, anche attraverso verifiche e audit da commissionare ad esperti in tema di Fondazioni. E le pressioni, in realtà , non mancano. Nei giorni scorsi infatti sono arrivate alcune prese di posizione fra cui quelle della Regione («Vigileremo affinché non vengano snaturati gli intenti del marchese Roi» ha detto l'assessore di Forza Italia Elena Donazzan) e del Comune («Si mantenga la vicentinità dell'ente» è la tesi del vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci), ma oggi sui tavoli della Fondazione arriverà pure un documento del consiglio comunale. Il testo è atteso in mattinata e si sta ancora lavorando fra capigruppo di maggioranza e opposizione, perché l'obiettivo di arrivare a una lettera sottoscritta in modo trasversale da schieramenti opposti in sala Bernarda.
La tesi, però, è chiara e salvo sorprese dovrebbe seguire la linea espressa da Bulgarini d'Elci, ovvero «mantenere la vicentinità della Fondazione». Innanzitutto, il testo dovrebbe prevedere una proroga della scadenza dell'attuale cda da aprile 2018 - come previsto ora - a dopo le elezioni amministrative, quindi non prima di giugno del prossimo anno. E il motivo, di fatto, è quello di togliere le armi a chi accusa il Comune di voler politicizzare l'ente. In questo anno di tempo secondo i consiglieri la Roi dovrebbe modificare lo statuto al fine di svincolare le nomine dall'ex Popolare di Vicenza e definire l'ingresso di nuovi soci «istituzionali». E già si parla di Comune, Diocesi, Accademia Olimpica, che nella strategia ipotizzata salverebbero la Fondazione da un possibile commissariamento da parte della Regione, mantenendone dunque la gestione in mani «vicentine». Secondo le indiscrezioni, nei piani del Consiglio sarebbero questi nuovi soci a dover nominare un nuovo cda dopo le elezioni del 2018 e quando gli attuali esponenti, quindi, si saranno dimessi. Tutte tesi che saranno sottoposte oggi al presidente Diamanti e al collegio dei sette membri che formano la cabina di regia della Fondazione Roi. Dopo aver accettato la proposta di transazione da parte dell'ex Banca popolare di Vicenza per 426 mila azioni lo scorso 13 marzo, il cda della Roi è tornato a riunirsi a fine aprile per l'approvazione del bilancio 2016, mentre l'ultima riunione dell'ente di contra' San Marco risale a un mese fa, ovvero il 7 giugno scorso.
Gian Maria Collicelli - Corriere del Veneto
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