Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

Contro il governo che ha ripristinato i voucher abolendo il referendum: il PCI Veneto aderisce alla manifestazione del 17 giugno

Di Note ufficiali Domenica 4 Giugno 2017 alle 10:25 | 1 commenti

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Dopo aver cancellato i voucher evitando, così, il referendum promosso dalla CGIL che aveva raccolto milioni di firme, il governo li ha ripristinati con nome diverso estendendoli alle imprese sotto i 5 dipendenti: inizia così la nota che pubblichiamo di seguito di Giorgio Langella, segretario regionale del PCI Veneto. Una decisione approvata in commissione con i voti di PD, FI, Lega, ALA, AP (ex NCD). La reintroduzione dei voucher, inoltre, fa parte della cosiddetta "manovrina" sulla quale il governo intende porre la fiducia. Una scelta che, oltre ad essere una vera e propria truffa ai danni dei cittadini, è palesemente anticostituzionale in quanto reintroduce, peggiorandolo, quello che era oggetto di referendum abrogativo.

Con questa scelta, inoltre, il PD si schiera con la destra più retriva e regala al padronato uno strumento che renderà ancora più precario il lavoro nel nostro paese. La reintroduzione, sotto falso nome, dei voucher altro non è che la "legalizzazione" del lavoro nero.
La CGIL ha indetto una manifestazione di protesta e di lotta per il 17 giugno. Per difendere e attuare la Costituzione, per un lavoro sicuro, garantito e giustamente retribuito, il Partito Comunista Italiano impegna tutte le strutture territoriali a contrastare la "legge truffa" che ripristina, di fatto, i voucher, dà il proprio appoggio alla lotta della CGIL e opererà per la massima partecipazione dei comunisti alla manifestazione del 17 giugno.
È necessario che le iniziative contro il governo, che è espressione del PD, si estendano in tutto il territorio nazionale e che si sviluppi un amplio fronte democratico che impedisca l'umiliazione di chi vive del proprio lavoro.

Leggi tutti gli articoli su: cgil, Referendum, Giorgio Langella, voucher, PCI Veneto

Commenti

Inviato Domenica 4 Giugno 2017 alle 20:21

Ma non si era detto che il komunismo era morto fin dal 1989. Si tratta di esumazione di cadavere già decomposto o di morto vivente? Nel secondo caso dovremo fare una macumba: rito propiziatorio di carattere spiritistico in cui, attraverso danza, canto e musica, si attiva il rapporto con gli spiriti degli antenati (il famoso spettro del komunismo già introdotto da K. Marx).
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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