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Contratto di Programma RFI, confermato primo lotto Tav/Tac Verona-Vicenza. Cgil: "stop gigantismo e consumismo ferroviario"

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 6 Giugno 2016 alle 11:00 | 0 commenti

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Ilario Simonaggio dell'Area Ambiente Territorio e Reti della Cgil Veneto analizza l'aggiornamento del contratto di Programma RFI 2012 - 2016, come illustrato lo scorso 25 maggio alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati

Il programma RFI che interessa il Veneto è fatto di: 1. Upgrading tecnologico ( alta capacità lungo gli assi Torino- Padova e Bologna - Padova) per un impegno complessivo ( compreso la Napoli - Salerno - Battipaglia) dedicato di 180 ML di euro. Non c' alcun dubbio che questi investimenti migliorano sensibilmente sia la sicurezza sia la capacità della rete ferroviaria. Per altro si procede, con qualche sofferenza e ritardo, all'ammodernamento degli impianti rendendoli più performanti rispetto alle esigenze degli operatori ferroviari.

2. Adeguamenti prestazionali corridoi merci. In questo contesto si è scelto di allocare 59 ML di euro sui porti in particolare di Trieste e Genova, per valorizzare terminali ed eliminare interferenze. Venezia, grande assente dal potenziamento RFI connessioni porti e terminali, paga l'attale condizione difficile riguardanti sia le strategie sia le scelte, continuamente in "itinere" politico, sia per il settore merci sia passeggeri. 3. Velocizzazione Venezia Trieste, cui è destinato un primo impegno realizzativo con 50 milioni di euro. Si tratta finalmente di una scelta di grande consenso responsabile e di possibile tempestiva realizzazione mirata a eliminare i punti critici della circolazione con una maggiore fluidificazione dei nodi di rete ( Mestre, Portogruaro, Cervignano del Friuli). 4. Avvio progettazione collegamenti ferroviari con aeroporti di primario interesse nazionale con 31 ML di euro. Nell'elenco compare Venezia senza maggiore dettaglio rispetto alle caratteristiche tecniche del collegamento su cui riteniamo sufficiente la bretella ferroviaria aeroporto Tessera - Venezia S. Lucia. Invece non si menziona in alcun modo il collegamento Aeroporto Catullo con Verona Porta Nuova. Verona e il suo nodo sono scomparsi dall'orizzonte di questo contratto di programma. 5.Potenziamento linee regionali non c'è alcun impegno realizzativo in Veneto. Il Veneto è scomparso da questo bisogno dopo che il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale SFMR è finito, per restare in campo ferroviario, su un binario morto. Paghiamo in modo pesante la mancata realizzazione della prima fase del SFMR, con ben oltre 10 anni di ritardi e la decisione della Regione Veneto di bloccare tutto a causa dei costi di contenziosi milionari con la società di progetto e con le ditte costruttrici. RFI annota questa situazione, tirando semplicemente una riga. 6. Progettazione dell'elettrificazione delle linee Conegliano- Vittorio Veneto, Castelfranco - Montebelluna e Camposampiero - Cittadella - Bassano nonché progetto raddoppio Maerne Castelfranco con 10 ML di euro. Positivo questo avvio progettuale anche se la provvista economica è decisamente modesta e indeterminati i tempi di realizzazione. Si imbocca però una inversione significativa di tendenza mirata a migliorare la velocità commerciale e rendere più regolare e qualificato il servizio offerto. Ora una parte di impegno cocente e celere, su risorse e tempi, spetta alla Regione Veneto anche con l'utilizzo dei fondi sviluppo e coesione europei FSC assumendo indicazioni e impegni realizzativi per il periodo 2021 - 2027. 7. Si confermano i lotti costruttivi AC AV della linea Milano Padova. Gli importi indicati dal Contratto di Programma 2012 - 2016 sono rispettivamente di 1.500 ML di euro per il lotto 2 Brescia - Verona e pari importo per il lotto 1 ( Verona Porta Vescovo - Altavilla Vicentina) della Verona - Vicenza. Sul 1° lotto della Verona - Vicenza la CGIL Veneto ha depositato al RUP del MIT una serie di osservazioni tecniche mirate a tornare ai lotti funzionali superando le storture della Legge Obiettivo e a realizzare un'opera sobria mirata agli effettivi bisogni territoriali eliminando alla radice comportamenti del c.d. gigantismo e consumismo ferroviario e attività economiche connesse a queste pratiche. 8. Si prosegue con la realizzazione della rete T -EN del corridoio 1 con 869 ML di euro per il nuovo valico del Brennero. Siamo convinti che questa opera prioritaria debba godere di un'adeguata celerità ( risorse e tempi) sulla rete Brennero - Verona mirante a potenziare il trasporto ferroviario merci anche per combattere la pessima aria della pianura padana. Inoltre il ferro - mare bonus deve poggiare su una logistica lunga fatta da terminali ferroviari che permettano un effettivo incremento del numero di treni sui valichi transfrontalieri del nord est. Purtroppo dobbiamo, oltre a quanto già commentato a proposito di SFMR, sottolineare le mancanze più stridenti della programmazione ferroviaria: non ci sono indicazioni nemmeno progettuali per nuove linee ferroviarie regionali ( es. Padova - Chioggia) o per il potenziamento della rete regionale in particolare i troppi chilometri a binario unico su molte province; il nodo di Verona è assente dalla programmazione nonostante si tratti di uno dei nodi centrali dei corridoi T - EN; mancano impegni per le stazioni ferroviarie sia quelle provinciali sia quelle c.d. minori in quanto a miglioramento della qualità dell'accoglienza e dei servizi; il nodo veneziano anche a causa della "questione politica" è al palo sia rispetto ai corridoi per Venezia dalla terraferma sia relativamente alle linee passanti sia infine alla centralità della stazione di Mestre; la questione della "velocità commerciale" del servizio merci con i collegamenti dedicati interporti - rete nazionale. Rinviati a una fase successiva sia il nodo di Padova sia gli interventi nel bellunese. Riteniamo che una parte di queste "mancanze" non sia in alcun modo imputabile a RFI Spa, che adempie a decisioni politiche, ma al continuo cambio di strategia progettuale in conseguenza dei cambi delle posizioni di vertice di amministrazioni locali regionali, provinciali, comunali interessate.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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