Conigli a parco Querini, la lettera a Variati di una animalista di Tortona
Giovedi 29 Ottobre 2015 alle 23:49 | 6 commenti
Riceviamo da Paola Re, un'animalista di Tortona (Alessandria) e pubblichiamo
Sono stata informata dalle associazioni animaliste locali che nel Parco Querini da parecchi mesi si verifica un costante abbandono di conigli nani che hanno iniziato a riprodursi fino ad arrivare a un numero elevato (video VicenzaPiùTv). Mi è stato riferito che la principale associazione che a Vicenza si occupa di conigli nani si era proposta per il censimento e la sterilizzazione ma il Comune non ha accettato.
La situazione è di emergenza, considerando che nel parco vivono anche molti altri animali (nutrie, pesci, tartarughe d’acqua, anatre, cigni) e lo scorso Aprile un bambino di 10 anni ha ucciso a bastonate un cucciolo di coniglio, fuggendo con la madre dopo l’episodio (video).
Chiedo quali siano i provvedimenti messi in atto dal Comune di Vicenza per contenere il fenomeno e per educare la cittadinanza sul fenomeno dell’abbandono di animali.
Casi come questo dei conigli si riscontrano anche per altre specie animali come tartarughe e pesci, oltre al caso del “miglior amico dell’uomo†a cui si riservano trattamenti crudeli: cani legati ad alberi, lanciati dalle automobili in corsa, gettati nell’immondizia…
Spesso gli animali sono considerati giocattoli e quando non sono più graditi, vengono abbandonati.
Le istituzioni hanno l’obbligo di legge di provvedere alla loro tutela e il dovere morale di educare la cittadinanza a rispettarli.
Non bisogna tutelare solo i cani che lei cita come animali abbandonati a Luglio e Agosto (purtroppo lo sono tutto l'anno!). Provi a maltrattare un coniglio del parco Querini e vedrà che non se la caverà con due parole di scusa perché quei conigli sono tutelati come i cani. Basta spostarsi nelle macellerie e si vede che la tutela del coniglio fa acqua (anzi sangue) da tutte le parti.
Perché certe persone (magari sole ?) fanno il commento del commento del commento: E' una cosa seria?
Amen. Mala tempora currunt!
Signor/a Bekea, "i conigli allevati a scopo alimentare sono altra cosa e non rientreranno mai nel novero degli animali d'affezione come vuol farci credere la sig. Re." è proprio una sciocchezza! Io ho scritto l'esatto contrario, cioè "Basta spostarsi nelle macellerie e si vede che la tutela del coniglio fa acqua (anzi sangue) da tutte le parti." Bisogna leggere prima di sparare parole a vanvera. Mi fa molto dispiacere che vi sia la distinzione crudele tra animali da macello e animali da affezione ma non ho mai scritto che i primi rientreranno nei secondi. Magari accadesse... La informo che qualche passo avanti si sta facendo. Da poco è nata la Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia http://www.animaliliberi.org/site/ che accoglie animali salvati da allevamenti, macelli, laboratori di sperimentazione animale: qui gli animali vivono e muoiono felici, attorniati dall’amore sincero e incondizionato di chi li cura. I santuari e i rifugi per animali nel mondo sono tanti ma mai abbastanza per salvare tutte le vite che meriterebbero di essere salvate tuttavia funzionano bene, fanno progetti didattici, sono aperti alle visite del pubblico e insegnano una convivenza interspecifica sia tra animali che tra esseri umani e animali nel segno della pace e della nonviolenza. Se lei ne visitasse uno, forse si espimerebbe diversamente sugli animali da affezione.
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