Comitato Veneto Indipendente: Confindustria, Confartigianato e Confcommercio contrari all'indipendenza?
Lunedi 29 Settembre 2014 alle 15:03 | 0 commenti
Palmarino Zoccatelli, Comitato Veneto Indipendente - Stando a quanto riportato oggi da alcuni quotidiani locali , i rappresentanti veneti delle associazioni imprenditoriali di Confindustria, Confartigianato e Confcommercio, (Zuccato, Sbalchiero e Zanon) avrebbero espresso la loro contrarietà alla prospettiva di un Veneto indipendente, prospettiva resa ora possibile dalla legge regionale n° 16 del 19 giugno 2014, che prevede che i cittadini veneti siano chiamati ad esprimersi, attraverso un referendum, sull'indipendenza del Veneto.
Questa presa di posizione dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto la classe
dirigente di queste confederazioni, da sempre organiche al potere centralista dello Stato,
sia sempre più staccata dalla base produttiva reale degli imprenditori, artigiani e
commercianti veneti, i quali al contrario, vivendo sulla loro pelle l'oppressione quotidiana
di questo Stato, con una tassazione tra le più alte al mondo e una burocrazia asfissiante,
non pare proprio la pensino come i loro vertici, almeno a giudicare da quanto esprimono
quando vengono numerosi ai nostri gazebo a firmare o a prendere materiale informativo
sul referendum indipendentista.
Sorprende che dei rappresentanti veneti di categorie economiche e produttive, che
dovrebbero capire più di altri cosa è conveniente e cosa non lo è, affermino, in evidente
contrasto con la realtà e con tutti i dati economici e statistici, che in un Veneto
indipendente sarebbe più svantaggioso fare impresa che non nel Veneto attuale;
evidentemente c'è qualcosa che non quadra, non vorremmo che ciò sia dovuto al fatto che
debbano rispondere più a chi tira i fili dall'alto (le logiche consociative con l'apparato dello
Stato) che non ai loro associati veneti.
Non pretendiamo che questi signori, probabilmente poco avvezzi con la storia, la
letteratura e la filosofia, capiscano tutte le altre ragioni profonde che stanno alla base
dell'indipendentismo veneto (capiscono poco anche quelle economiche ... figuriamoci!!)
ma almeno che non siano così prevenuti verso l'indipendenza si, questo si può chiedere.
E lo chiediamo per rispetto alle migliaia di artigiani, commercianti e imprenditori
veneti (ma anche lavoratori dipendenti) che stanno vivendo un periodo di crisi
drammatico, la cui causa è da ricercare unicamente nella politica miope e fallimentare
dello stato centralista e assistenzialista nazionale, nonché dell'Unione Europea che ne è
ormai il controllore di fatto, ossessionata solo di imporre agli Stati membri politiche
rigoriste sul piano economico e politiche anticristiane e immorali sul piano etico
(omosessualismo, abortismo, immigrazionismo ecc...).
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