Colla minaccia in nome di Aim, VicenzaPiù informa. E pubblica la denuncia di Giglioli
Venerdi 3 Febbraio 2012 alle 20:21 | 0 commenti
Abbiamo appena ricevuto conferma di un tentativo ufficiale da parte dell'amministratore unico di Aim Vicenza Spa, Paolo Colla, di "silenziare" VicenzaPiù e VicenzaPiu.com anche per fatti che riguardano componenti dei Cda e dirigenti della società pubblica da lui ora amministrata e di cui i media, non solo i nostri, si sono ampiamente occupati in tempi passati, salvo ora averli dimenticati in costanza di un processo pubblico penale e di un altro procedimento di tipo civilistico, che noi ci auguriamo facciano chiarezza su una delle vicende più buie della città .
Come già fatto recentemente con Achille Variati, per un altro tentato imbavagliamnto, e detto per ora, solo e semplicemente, che è un'inaccettabile "intimidazione", ci occuperemo del "violento invito" del Colla nei modi e nelle sedi opportune, di cui da lunedì daremo ampia visibilità ai lettori e ai cittadini. Ricordiamo, ad abundantiam, che a tutti gli interessati a fornire le loro posizioni, Aim inclusa, sono stati chiesti chiarimenti e legittime prese di posizione. Se Aim risponde per mano del suo amministratore unico con missive intimidatorie abbiamo ancora di più il dovere di capire e far capire perché.
Nel frattempo, quindi, proseguiamo nel nostro lavoro come le "canne" pubblicando integralmente qui l'esposto denuncia, protocollato in Procura il 5 gennaio scorso da Gianni Giglioli e di cui abbiamo dato notizia in anteprima. Oggi lo rendiamo disponibile senza commenti, che, pure, ci attendiamo e ci auguriamo, pronti come siamo a renderli noti.
La ricostruzione delle vicende che hanno coinvolto Aim e Aimeco fatta nell'esposto, che è stato messo agli atti durante la seconda udienza del processo contro l'ex assessore di Achille Variati, già consulente di Contrà Pedemuro San Biagio, l'ex presidente di Aim, Giuseppe Rossi, e Carlo Valle per il caso Aim Bonifiche copre il periodo primavera 2004 - dicembre 2006 e si articola in due parti.
Nella prima Giglioli replica alle accuse mosse dalla Procura, ai rilievi dei periti da questa incaricati ed a quelli della Guardia di Finanza.
Nella seconda rivela e denuncia "una circostanza sinora ignota accertata dai NOE nel 2004 e dal Tribunale di Venezia - dice Gianni Giglioli anche nelle precedenti interviste - che obbliga a riconsiderare l'intera vicenda della piattaforma di Marghera con clamorose e sconcertanti possibili responsabilità . La peculiarità del documento è la sua costruzione fondata pressoché esclusivamente su dati acquisiti su documenti ufficiali (verbali di C.d.A. di AIM, sentenze del Tribunale di Venezia, rapporti del NOE)." Da essi Gianni Giglioli desume errori ed omissioni nello svolgimento delle indagini tali da rendere l'imputato, se tutto quanto da lui scritto e sostenuto fosse vero e riscontrabile, "estraneo alla truffa contestatagli e vittima di una intricata vicenda che sembrerebbe rivolta a tener esenti i responsabili di Aim e di Aimeco (Consiglieri e Dirigenti) dallo scandalo che ha coinvolto Servizi Costieri ed Ecoveneta". Se, senza alcun dubbio, il compito di sentenziare è della magistratura penale e civile, il nostro dovere, con altrettanza sicurezza, è e sarà quello di informare.Su tutto e su tutti.
Senza farci incollare al muro.
"E' la stampa, bellezza. E tu non puoi farci niente. Niente"Â
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