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Cinema Berico e Oratorio dei Servi: un'altra colata di cemento di "pregio"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 9 Marzo 2012 alle 21:52 | 0 commenti

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Luciano Parolin, Circolo vicentino Italia dei valori - Negli anni 50 eravamo un centinaio di ragazzini a frequentare l'oratorio dei Servi. Si giocare a calcetto, pallacanestro, si andava a dottrina (ora catechismo) e poi tutti al cinema Berico. I film più gettonati Torna a casa Lassie, Il corsaro dell'Isola verde ecc. Gran parte di noi 10/12 anni ha trascorso la giovinezza in questa parrocchia con Don Marino e Monsignor Canova, che mi ha anche sposato.

Divenuti più grandicelli avevamo come luogo di ritrovo il Bar San Michele all'angolo, prime gare di boccette, le corse in bici, Toni sucarini. Tutto sparito, tutto dimenticato, tutto in rovina. Un posticino caratteristico della città poteva essere trasformato con una piazza che evidenziasse il Ponte di San Michele, l'Oratorio di San Nicola, la bellissima Contrà Paolo Lioy. Invece niente, il Consiglio Comunale ha anche negato la parola alla presidente di Italia Nostra, portatrice di interessi storico culturali, molto diffusi e sentiti in città. Ecco una dimostrazione di Democrazia Partecipativa che i nostri rappresentanti vanno diffondendo a destra e a manca, chiamandola "libertà di voto". Caro Serafin non si è aperta una ferita, ma è stato fatto uno sbrego, uno sfregio alla storia, senza sapere nemmeno perché? Un'altra colata di cemento di "pregio" andrà a nascondere ponte San Michele. Il Consiglio Comunale, ancora una volta, non ha saputo dare respiro alla città, ai quartieri, alle cose belle, come poteva essere una Piazza, nel luogo dove adesso si trova il cinema Berico. La vicenda è una "anormale" questione di cemento, garage interrati, appartamenti signorili in Centro, come già avvenuto anni fa per il Cinema Teatro Santa Chiara, ormai dimenticato, pur se l'obbrobrio resta! Teniamo buona memoria di come hanno votato.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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