Cicero in camicia nera e a braccio teso sul balcone del Comune, i consiglieri di centrosinistra: "Rucco lo cacci"
Venerdi 14 Dicembre 2018 alle 17:34 | 0 commenti
La foto - scrivono in una nota congiunta i consiglieri comunali del centrosinistra di Vicenza - in prima pagina (pubblicata dal GdV, vedi sopra ndr) che ritrae l’assessore Cicero in camicia nera e a braccio teso sul balcone di un edificio pubblico è un affronto alla Repubblica, uno schiaffo alla Resistenza, una contraddizione insanabile con l’essere amministratore di una città decorata di due medaglie d’oro. Cicero può sbracciarsi quanto vuole da casa sua, nel suo giardino.Â
Ma quando è in veste di amministratore pubblico, in un luogo pubblico non deve dimenticare che questa Repubblica è nata dalla lotta al nazifascismo e che tali suoi gesti, in questo contesto, sono un’offesa alla Repubblica Italiana, sono apologia di un ventennio su cui non può esserci ambiguità .
Non è una goliardata. E’ un atto che fa male, che manca di rispetto ai cittadini della nostra città , ai rappresentanti di tutte le istituzioni democratiche.
Dopo la sostituzione delle parole che ricordavano la violenza nazifascista e i valori della Resistenza nel manifesto relativo alla commemorazione dell’eccidio dei Dieci Martiri, gli incontri con Mis, Forza Nuova e Casa Pound, questa amministrazione persevera nel voler riscrivere la storia del nostro paese con un revisionismo strisciante, ambiguo e a volte falsamente goliardico: per noi è inaccettabile.
Il Sindaco ne tragga le conseguenze: non è possibile che un rappresentante, anzi il rappresentante della sua amministrazione, assuma atteggiamenti di tal genere. Per dignità dell’istituzione che rappresenta il Sindaco ritiri la delega al suo assessore come fece Variati per un episodio analogo. Se così non sarà , ci chiediamo se il Sindaco stesso sia in grado di rappresentare i valori democratici che questa città ha sempre avuto nella sua storia, arrestando questa ondata di nostalgici revisionisti che sta facendo così male non solo all’immagine della nostra città ma che concorre a far sembrare banali atteggiamenti e idee pericolosi per la salute democratica del paese.
Per quanto ci riguarda non abbiamo dubbi: segnaleremo la gravità del caso al Prefetto di Vicenza.
*Dalla Rosa
Asproso
Colombara
Selmo
Tosetto
Balbi
Marchetti
Marobin
Rolando
Sala
Spiller
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