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Che naso sopraffino

Di Italo Francesco Baldo Venerdi 30 Gennaio 2015 alle 14:40 | 0 commenti

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Il Sindaco Achille Variati ha nominato un suo vice che tiene  moltissimo al decoro della bellissima città di Vicenza come la dicono fin dal 1535 e la celebrò Lucrezio Beccanuvoli nel 1539. Non citiamo il Palladio che la rese ancor più bella e i tanti illustri visitatori che l’hanno sempre apprezzata. Rendere ancora più bella Vicenza  è un compito che tutti indistintamente i vicentini dovrebbero avere perché l’amore e la passione per la propria città, i suoi monumenti, non solo architettonici, è un dovere civile.

L’amministrazione deve certamente essere in prima persona a curare il decoro.  L’attuale amministrazione per bocca del vicesindaco ha più volte ribadito la necessità del decoro stesso e questo consiste anche nell’evitare, ad esempio, gli odori di fritto, che ammorbano l’aria in svariate occasioni di mercato, di feste, di avvenimenti vari. L’odore migliore per la città è quello della cioccolata, sostiene il Vicesindaco. Peccato che costi tanto e che sia spesso esposta, durante Cioccolandia, a tutte le polveri possibili, che vengono sollevate dai visitatori, tra cui certamente anche quelle sottili. 

Non basta preoccuparsi del decoro esterno, del salone come si diceva nel Settecento degli Italiani, fonte inglese, ma riportata anche dal filosofo Immanuel Kant, e, poi, dormire in una topaia. Il che tradotto significa. Non basta eliminare i pessimi odori nella piazza buona della città, bisogna anche eliminarli, e son peggiori, negli ingressi delle istituzioni, come la Biblioteca Civica di Vicenza, la famosa Bertolliana (con due “l” come vorrebbe il prof. Claudio Povolo).

Dopo anni la situazione all’ingresso della “clinica dell’anima”, questo è il motto della Bertolliana, è sempre la stessa, nonostante si sia proceduto a imbiancare, con fatica e volontariato, i sepolcri ovvero i servizi igienici.

Forse il Vicesindaco di Vicenza, che tanto aveva promesso all’atto della designazione del nuovo Consiglio di Amministrazione della Biblioteca dove siedono dei manager, farebbe bene a compiere una vista all’ingresso e annessi della Bertolliana. Non ci vuole un naso alla Cyrano de Bergerac per odorare quello che non è uno Chanel n.5.

E soprattutto per provvedere.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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