Che naso sopraffino
Venerdi 30 Gennaio 2015 alle 14:40 Il  Sindaco Achille Variati ha nominato un suo vice che tiene  moltissimo al  decoro della bellissima città di Vicenza come la dicono fin dal 1535 e  la celebrò Lucrezio Beccanuvoli nel 1539. Non citiamo il Palladio che la  rese ancor più bella e i tanti illustri visitatori che l’hanno sempre  apprezzata. Rendere ancora più bella Vicenza  è un compito che tutti  indistintamente i  vicentini dovrebbero avere perché l’amore e la passione per la propria  città, i suoi monumenti, non solo architettonici, è un dovere civile.			
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			Il  Sindaco Achille Variati ha nominato un suo vice che tiene  moltissimo al  decoro della bellissima città di Vicenza come la dicono fin dal 1535 e  la celebrò Lucrezio Beccanuvoli nel 1539. Non citiamo il Palladio che la  rese ancor più bella e i tanti illustri visitatori che l’hanno sempre  apprezzata. Rendere ancora più bella Vicenza  è un compito che tutti  indistintamente i  vicentini dovrebbero avere perché l’amore e la passione per la propria  città, i suoi monumenti, non solo architettonici, è un dovere civile.			
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			Il giudice e lo storico a confronto
Martedi 13 Aprile 2010 alle 12:56Archivio di Stato di Vicenza           Â
Sabato 17 aprile, alle ore 10,00 in Archivio di Stato a Vicenza, si terrà un incontro dibattito dal titolo "Il giudice e lo storico a confronto" con il giudice Giacomo Rodighiero dela Corte d'Appello di Venezia e Claudio Povolo dell'Università degli studi di Venezia.
L'incontro dibattito è il primo degli appuntamenti realizzati dall' Archivio di Stato di Vicenza, dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza e dal prof. Povolo per presentare e raccontare alla cittadinanza l'amministrazione della giustizia in epoca austriaca.
Il sabato successivo (24 aprile) verrà inaugurata una mostra molto affascinante..."Sulla scena del crimine. I corpi del reato e i luoghi del delitto (1820 - 1850)"
Nell'incontro dibattitto si confronteranno il giudice e lo storico, due professioni che sono rivolte entrambe ad investigare la verità. Tra verità processuale e verità effettuale possono esistere sostanziali differenze? Dettate sia da condizionamenti di tipo giuridico che dallo specifico contesto sociale? Di certo in termini epistemologici si tratta per entrambe di verità storiche: sia il giudice che lo storico devono raffrontarsi con un passato di cui sono rimaste se non talune tracce (più o meno labili o consistenti). In tale direzione lo statuto della prova è fondamentale: induzione, deduzione e abduzione sono termini che si riferiscono a processi logici che implicano diversi modi di ragionare e di procedere. La distinzione tra indizi (eventi del passato) e prove (verifiche nel presente di tali eventi) comporta ovviamente una riflessione sul tipo di inferenze che vengono utilizzate per ricostruire la verità storica. Problemi del presente e del passato possono così essere messi a confronto proprio partendo da due mestieri che, costantemente, si raffrontano con la ricostruzione della verità storica e processuale.
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