"Charme" e "fascino" della Moretti: valori aggiunti e valori superflui
Giovedi 13 Novembre 2014 alle 20:36 | 0 commenti
Qualche giorno fa è comparso sul Corriere del Veneto un articolo su Alessandra Moretti, candidata alle primarie del PD per le prossime elezioni regionali. L'articolo ci racconta della sua famiglia, della bellezza della signora, di quel "mix di candore e seduzione, micidiali" che possiede fin da ragazzina. Un articolo che non si riesce a capire se agiografico o (volutamente o meno) satirico.
Proprio per il fatto che racconta solo il pettegolezzo, il contorno e nulla dice su quello che dovrebbe essere l'obiettivo di chi fa politica, ovvero il contenuto politico, le proposte e il programma della candidata, ex vicesindaco di Vicenza, ex portavoce di Bersani, ex deputata al parlamento, oggi renziana "convinta finché dura la fortuna di Renzi", attualmente europarlamentare e, finalmente, candidata e (forse) futura presidente della regione Veneto ... una "carriera" di tutto rispetto realizzata in pochissimo tempo.
L'articolo ci presenta la candidata Moretti con una serie di frasi che sfiorano il vuoto. Qualcosa che, qualche decennio fa, avrebbe certamente sollevato alcune perplessità e, forse, anche la dissociazione da parte di chi si fosse trovato protagonista di un ritratto che sarebbe stato considerato troppo "frivolo". Nulla da imputare al giornalista che ha scritto l'articolo. Fa il suo mestiere. Ma quello che sorprende maggiormente (e provoca un po' di sconcerto) è il ringraziamento, nei suoi confronti, che si può leggere nella pagina facebook di Alessandra Moretti. Evidentemente, la signora si sarà emozionata e si dovrà essere sentita molto gratificata per quanto ha letto su se stessa e la sua famiglia.
Nell'articolo sono riportate anche le parole dell'addetta stampa di Alessandra Moretti, Beatrice Rutiloni, che dichiara (anzi, "sbotta"): "Basta col disvalore della bellezza, basta con la legge della Bindi: prima per candidarsi alla guida del paese un uomo doveva avere la mestizia di Berlinguer e le donne chiudersi nel chiosco della Bindi. Con Alessandra è finita. Charme, fascino, persino il gossip sono un valore aggiunto". Parole illuminanti.
La politica che ormai sono usi fare onorevoli come Alessandra Moretti, le sue colleghe e i suoi colleghi in parlamento e di partito, non si riferisce neanche più al "pensiero debole" (e già sarebbe penalizzante) o al "pensiero unico". Ormai siamo di fronte al "pensiero assente". Un "agire politico" che è solo il calcolo di cosa è più conveniente fare. L'importante è apparire, ammiccare e sorridere in una maniera studiata a tavolino, affascinare nel senso deteriore del termine. Non c'è nulla di spontaneo. Ogni frase, ogni gesto serve a nascondere una preoccupante assenza di pensiero. Gli annunci vengono spacciati per "il fare". Il cambio di casacca viene venduto come coerenza. Lo abbiamo sentito nelle parole che Gennaro Migliore, altro esempio del degrado politico al quale vogliono farci assuefare, ha pronunciato nel suo discorso alla Leopolda.
Un tempo "charme" e "fascino" erano valori necessari per persone di spettacolo come Vanda Osiris (che dal gossip, forse, si sarebbe elegantemente ritratta).
Ma che senso ha affermare, come fa l'addetta stampa della Moretti, che quelli sono "valori aggiunti". Al più sono "valori superflui" che dovrebbero essere inutili. Perché, in assenza qualsiasi idea originale e autonoma che non sia stata scritta da qualche "spin doctor", la Politica viene cancellata e rimangono solo i falsi lustrini di un malinconico avanspettacolo.
La nuova classe dirigente del paese è indicativa di un declino che sembra inarrestabile. Non è certo nostalgia ma voglia di aria pulita pretendere dai candidati alla guida del paese la mestizia di persone come Berlinguer, la loro capacità e la loro onestà politica .
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