CGIL, CISL, UIL e Confindustria hanno firmato un'intesa: qualcosa non va
Mercoledi 29 Giugno 2011 alle 09:05 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - CGIL, CISL, UIL e Confindustria hanno firmato un’intesa su contrattazione e rappresentatività sindacale. Dopo due anni c’è un accordo unitario che vede insieme i tre maggiori sindacati italiani. Tutti sono contenti. Il ministro Tremonti più di tutti. “Si apre una nuova fase†dice la Camusso, per Marcegaglia è la “fine della separatezzaâ€, un accordo per il “bene del paese†viene ribadito da più parti. La notizia, di per sé, potrebbe anche essere positiva. Bisognerà leggere con attenzione e valutare con serietà l’accordo siglato.
Certo, ma dalle prime notizie sembra di capire che qualcosa non vada. Viene sostanzialmente sancita l’efficacia dei contratti collettivi aziendali già conclusi in deroga (peggiorativa) rispetto al contratto nazionale (ma cosa vuol dire? che gli “accordi-ricatto†della Fiat, da Pomigliano a Mirafiori vanno bene?). Viene fissata una soglia del 5% per la rappresentanza sindacale. Le regole per il voto dei lavoratori (referendum) non sembrano del tutto chiare. Le decisioni delle Rsu a maggioranza sono vincolanti per tutti, si enfatizza il concetto di “tregua sindacale†vincolante per le rappresentanze sindacali (cosa vuol dire? che non si può scioperare se non singolarmente?) … e allora qualche dubbio può venire.
Perché, se questo accordo significa accettare le imposizioni di Marchionne e della Fiat, se un voto diretto dei lavoratori sui contratti nazionali e sugli accordi aziendali non viene previsto o viene limitato a casi particolari, più che un accordo sembra una specie di “cedimento†da parte di CGIL, qualcosa che si subisce per non restare isolati. E, allora, qualcosa non va. E, allora, la posizione della Fiom contraria alla firma da parte della CGIL è condivisibile. E, allora, bisogna essere d’accordo con Cremaschi (Fiom) quando afferma che questo è "un accordo che estende a tutti i lavoratori il modello Fiat, un cedimento gravissimo della Cgil che contrasteremo in Cgil, nelle fabbriche e nel Paese".
Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra di Vicenza
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