Centri sociali davanti alla sede BPVi, nessuna "V per Vendetta", ma dure accuse dagli uomini mascherati. E la polizia controlla e spiega
Lunedi 18 Aprile 2016 alle 13:40 | 0 commenti
La città di Vicenza in questi mesi sta sperimentando sulla propria pelle la violenza della finanza e del sistema bancario. I risparmi di una vita di lavoro persi da migliaia di persone con il crollo del valore delle azioni della Banca Popolare di Vicenza non sono nient'altro che uno scippo ben pianificato della ricchezza socialmente prodotta da questa città .
La vicenda della Banca Popolare di Vicenza è solo l'ultimo capitolo di una storia di malaffare e distruzione del territorio portato avanti negli ultimi anni da un sistema di potere che mette prima il proprio interesse economico rispetto al bene comune.
Per questo siamo scesi in piazza sabato a Gambellara, con una parola d'ordine molto semplice: “Zonin fora el tacuìnâ€. Siamo partiti in corteo dalla piazza del municipio per portare la protesta sotto le aziende vinicole di Zonin. A un certo punto, in seguito a un lancio di pomodori e uova nei confronti dell'edificio della casa vinicola, è partita una carica della polizia, che si è subito trasformata in un attacco mirato nei confronti di una delle figure che si era più esposta nella giornata di protesta, ossia Francesco Pavin.
Ora Francesco, in seguito a una caduta provocata dalle numerose manganellate ricevute, si trova in ospedale a Montecchio con una frattura a una vertebra e dovrà rimanere fermo a letto per oltre un mese.
Denunciamo il comportamento delle forze dell'ordine a difesa di una proprietà privata di chi ha truffato migliaia di persone. Se l'obiettivo di questo attacco violento era quello di intimidirci, ciò è totalmente fallito. Di fronte a quanto successo, siamo ancora più determinati a continuare la battaglia contro questo sistema di potere.
Infatti, annunciamo che stiamo organizzando un'assemblea pubblica in centro città per denunciare nei confronti di chi comanda la nostra città . Inoltre, “Bidonare Prima i Vicentini†lancia una campagna di blocco dei pignoramenti in seguito a mutui non pagati o prestiti non restituiti, stipulati con la Banca Popolare di Vicenza. Se i pensionati, i lavoratori, le famiglie o i disoccupati non riescono a pagarli, dovrà pagare Zonin.
Apriremo uno sportello nelle prossime settimane all'interno di Adl Cobas contro i pignoramenti e di informazione su prestiti e cessioni del quinto.
Inoltre invitiamo tutti i correntisti a chiudere il proprio conto corrente alla Banca Popolare di Vicenza. D'altronde voi dareste in custodia i vostri soldi a Vanna Marchi?
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