Quotidiano |

Centri sociali davanti alla sede BPVi, nessuna "V per Vendetta", ma dure accuse dagli uomini mascherati. E la polizia controlla e spiega

Di Edoardo Andrein Lunedi 18 Aprile 2016 alle 13:40 | 0 commenti


Come abbiamo anticipato stamattina c'è stato un presidio di una cinquantina di persone davanti alla sede centrale della Banca Popolare di Vicenza in seguito agli scontri con le forze dell'ordine durante la manifestazione di sabato 16 aprile a Gambellara “a casa” di Zonin. Davanti lo striscione esposto contro la banca esposto anche sabato, a parlare sono i rappresentanti dell'organizzazione "Bidonare prima i vicentini" la cui pagina facebook ha raccolto un migliaio di adesioni e in questi mesi sta organizzando diverse iniziative di protesta contro la BPVi e l'ex presidente Gianni Zonin. 

A controllare la situazione in via Battaglione Framarin il vicequestore aggiunto e dirigente della Digos di Vicenza, Nevio Di Vincenzo, insieme ad un paio di agenti in borghese: 
"La situazione oggi è tranquilla non c'è pericolo di tensioni", ha affermato Di Vincenzo che sabato è intervenuto tra polizia e manifestanti dopo la collutazione per "calmare le acque".
"Con il nostro intervento - spiega - volevamo evitare il lancio di uova e pomodori marci. Dai primi video raccolti abbiamo già fatto una prima segnalazione all'autorità giudiziaria, ora stiamo valutando tutti i filmati per cercare di individuare in modo più specifico i responsabili".
Diverse persone davanti alla BPVi tenevano dei fogli con la scritta "Siamo tutti Francesco", in solidarietà a Francesco Pavin, rimasto ferito durante gli scontri:
"Riesce a malapena a parlare - raccontano coloro che sono andati a trovarlo all'ospedale di Montecchio - è steso sul letto con una vertebra rotta, ma ringrazia tutti per la solidarietà".
"Ha ricevuto diverse manganellate sulla schiena - accusano gli uomini mascherati, presenti anche sabato - e aveva perso i sensi accasciandosi a terra: stava gridando al microfono 'sono solo uova e pomodori calmatevi', ma dopo nemmeno venti secondi la polizia ha risposto con carica violentissima, puntando in particolar modo su Fancesco con una violenza inaudita".
Infine un messaggio per l'ex presidente BPVi Zonin e i correntisti della banca:
"Per chi non riesce a pagare il mutuo, i pignoramenti vanno stoppati e deve pagare Gianni Zonin: invitiamo a chiudere i conti bancari e a ritirare i soldi dalla Banca Popolare di Vicenza".
(In alto video interviste di VicenzaPiùTv)
 
Di seguito la nota inviata dal Bocciodromo di "Bidonare Prima i VIcentini":

La città di Vicenza in questi mesi sta sperimentando sulla propria pelle la violenza della finanza e del sistema bancario. I risparmi di una vita di lavoro persi da migliaia di persone con il crollo del valore delle azioni della Banca Popolare di Vicenza non sono nient'altro che uno scippo ben pianificato della ricchezza socialmente prodotta da questa città.

La vicenda della Banca Popolare di Vicenza è solo l'ultimo capitolo di una storia di malaffare e distruzione del territorio portato avanti negli ultimi anni da un sistema di potere che mette prima il proprio interesse economico rispetto al bene comune.

Per questo siamo scesi in piazza sabato a Gambellara, con una parola d'ordine molto semplice: “Zonin fora el tacuìn”. Siamo partiti in corteo dalla piazza del municipio per portare la protesta sotto le aziende vinicole di Zonin. A un certo punto, in seguito a un lancio di pomodori e uova nei confronti dell'edificio della casa vinicola, è partita una carica della polizia, che si è subito trasformata in un attacco mirato nei confronti di una delle figure che si era più esposta nella giornata di protesta, ossia Francesco Pavin.

Ora Francesco, in seguito a una caduta provocata dalle numerose manganellate ricevute, si trova in ospedale a Montecchio con una frattura a una vertebra e dovrà rimanere fermo a letto per oltre un mese.

Denunciamo il comportamento delle forze dell'ordine a difesa di una proprietà privata di chi ha truffato migliaia di persone. Se l'obiettivo di questo attacco violento era quello di intimidirci, ciò è totalmente fallito. Di fronte a quanto successo, siamo ancora più determinati a continuare la battaglia contro questo sistema di potere.

Infatti, annunciamo che stiamo organizzando un'assemblea pubblica in centro città per denunciare nei confronti di chi comanda la nostra città. Inoltre, “Bidonare Prima i Vicentini” lancia una campagna di blocco dei pignoramenti in seguito a mutui non pagati o prestiti non restituiti, stipulati con la Banca Popolare di Vicenza. Se i pensionati, i lavoratori, le famiglie o i disoccupati non riescono a pagarli, dovrà pagare Zonin.

Apriremo uno sportello nelle prossime settimane all'interno di Adl Cobas contro i pignoramenti e di informazione su prestiti e cessioni del quinto.

Inoltre invitiamo tutti i correntisti a chiudere il proprio conto corrente alla Banca Popolare di Vicenza. D'altronde voi dareste in custodia i vostri soldi a Vanna Marchi?


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network