Centri per l’impiego: accordo Regione-Autonomie locali, 35 milioni nel biennio per la continuità del servizio
Lunedi 26 Settembre 2016 alle 17:26 | 0 commenti
Regione Veneto
"Con la firma odierna, frutto della leale cooperazione tra tutte le istituzioni interessate, si tenta di dare una risposta alla prima fase del processo di riorganizzazione voluto dal governo centrale dei centri per l'impiego. In Veneto già dal 2009 avevamo lavorato per una rete pubblico-privata dei servizi per il lavoro per garantire risposte ad un mercato del lavoro sempre più articolato. La riforma delle Province, attuata con la legge Del Rio, ha lasciato nell'incertezza proprio quella parte dei servizi per il lavoro rappresentata dai Centri per l'impiego. Oggi, con senso di responsabilità , la Regione cerca di ‘mettere una pezza' su una riforma poco felice, nella speranza di salvare una esperienza positiva di politica attiva per il lavoro".
Così l'assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, commenta la firma odierna, a palazzo Balbi, tra Regione Veneto, Province e Città metropolitana, dell'accordo sui servizi pubblici per l'impiego per gli anni 2015 e 2016, accordo che si colloca nell'ambito del più generale riordino delle funzioni delle province e delle intese nazionali in materia.
Si adempie così una fase importante del processo di applicazione del protocollo siglato a gennaio con il ministro Poletti per la rete dei servizi per il lavoro, con l'obiettivo di garantire stabilità al sistema e di aprire la strada ad ulteriori investimenti per il rafforzamento dei servizi pubblici per l'impiego.
L'accordo tra Regione, Province e Città metropolitana si presenta, infatti, necessario per il trasferimento delle risorse sia statali sia regionali, destinate a garantire la copertura totale dei costi del personale a tempo indeterminato e determinato e dei costi di funzionamento dei Centri provinciali per l'impiego, per un ammontare complessivo di quasi 35 milioni di euro nel biennio 2015 e 2016. Le Province e la Città metropolitana continueranno ad essere responsabili dell'organizzazione dei Centro per l'impiego e del relativo personale, vale a dire 435 persone nei 39 CPI presenti su tutto il territorio regionale. Ogni anno transitano nei CPI oltre 140 mila disoccupati, dei quali 95 mila stipulano un patto di servizio personalizzato che costituisce, con l'attuale legislazione del Job Acts (decreto legislativo n. 150/2015), la premessa per l'accesso alle politiche regionali.
"La Regione - sottolinea l'assessore - rafforza così la propria funzione di indirizzo e coordinamento delle politiche del lavoro, nonostante il referendum costituzionale getti ancora incertezza sul futuro delle politiche per il lavoro. Infatti, se vincesse il ‘sì', la Regione non avrebbe più tale delega e si vanificherebbero anni di buon lavoro in questo campo".
"I Centri per l'impiego hanno svolto in questi ultimi anni - evidenzia Elena Donazzan - un ruolo essenziale per le politiche regionali destinate sia ai giovani che alla popolazione adulta.
La Regione, pertanto, prosegue, insieme alle altre Regioni, la trattativa con il Governo, per uscire definitivamente dall'incertezza normativa e finanziaria legata all'attuazione del Jobs Act e per garantire al meglio la rete veneta dei servizi, in una prospettiva di sempre maggiore integrazione tra pubblico e privato, a vantaggio dei cittadini".
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