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Cento partecipanti alla manifestazione di Forza Nuova contro il degrado: in Stazione ricordano anche Antonio Bedin, suicida per il "crac" della BPVi

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 18 Giugno 2016 alle 19:10 | 0 commenti

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Forza Nuova Vicenza

Erano previsti in una cinquantina i militanti e simpatizzanti di Forza Nuova a Vicenza, nella zona della stazione, adiacente a Campo Marzo, ed invece erano molti di più. Oltre un centinaio di militanti ma anche diversi cittadini, con l'adesione di altre associazioni dell'are tra cui il MIS,hanno scelto la zona della stazione per manifestare il proprio dissenso. "Avremmo potuto scegliere qualsiasi zona, dal Campiello, dove peraltro abbiamo già manifestato, alla qui adiacente Viale Milano, avremmo potuto andare al di fuori del campo nomadi.

Ma abbiamo scelto questo splendido parco per dire stop al degrado, l'abbiamo fatto perché Campo Marzo rappresenta il simbolo indissolubile della nostra città, la prima cosa che vede un turista quando si affaccia a Vicenza, quando scende dal treno, la prima cosa che vede un qualsiasi vicentino quando si reca in centro. E non possiamo più tollerare come militanti ma ancor prima come cittadini, questa situazione di abbandono, di disagio sociale, di presenza indiscriminata di stranieri, per la maggior parte clandestini, che si sono impadroniti di fatto di intere aree della nostra città." dichiara Beschin, coordinatore cittadino del movimento.

"Non possiamo più tollerare che Campo Marzo sia un luogo di spaccio a cielo aperto, dove le videocamere servono solo ed esclusivamente a riprendere e documentare gli episodi di criminalità, man non servono a reprimerli, se per repressione si intende l'intervento sporadico delle forze dell'ordine."
"Ma chi sono queste persone che infangano la nostra città? Ebbene la situazione negli ultimi anni è notevolmente mutata ed oggi la delinquenza comune, che è poi quella che viene maggiormente percepita, viene gestita normalmente da persone di etnia rom o peggio ancora da persone richiedenti asilo, che vivono a nostre spese in hotel, che sappiamo non avere nessun requisito per ottenere il diritto d'asilo, e che vivono clandestinamente di espedienti come furti, violenze e spaccio di droga."
Ed ecco allora l'affondo del movimento su quella che viene considerata da Forza Nuova una figura chiave di questo degrado: Il prefetto Soldà, un prefetto che la scorsa settimana ha chiaramente detto e minacciato che se i sindaci si rifiutano di ospitare i clandestini, sarà lui stesso a mobilitarsi per trovare alloggi utilizzando se necessario la sciabola.
Ecco,  aggiunge Beschin, "questo prefetto incompetente deve rendersi conto che anche i cittadini esasperati, come tra l'altro già accaduto nel recente passato, quando c'è da difendere la loro terra, sono in grado di utilizzare dei mezzi idonei!"
Da qui 5 punti chiave per rilanciare la zona, con i fatti e anche attraverso una raccolta firme che partirà nei prossimi giorni:
• Sradicamento delle panchine da Campo Marzo, fatto salvo per le panchine presenti lungo il viale illuminato. Lo sradicamento delle panchine ha l'obiettivo di togliere di mezzo quei punti di raccolta dello spaccio.
• Presenza costante nelle ore notturne di due pattuglie di vigili. Le videocamere non bastano se non sono accompagnate da un controllo fisico e costante del territorio. Ecco perché è indispensabile la presenza di corpi di vigili urbani/carabinieri/forza di polizia, quantificabili in due pattuglie dalle 20 alle 7.00 del mattino, una per ognuno dei due lati del parco.
• Presenza delle forze dell'ordine a cavallo durante le ore diurne (7.00 - 20.00)
• Controlli giornalieri, meticolosi e costanti, degli esercizi etnici della zona circostante il parco
• Recinzione del lato destro di Campo Marzo, quello adiacente al Parcheggio Verdi, per il quale chiediamo venga intensificata l'illuminazione e venga controllato l'accesso tramite servizio di custode o pubblico ufficiale.
Da notare che prima della manifestazione, i partecipanti al presidio, hanno voluto ricordare con un commosso e sentito minuto di raccoglimento, Antonio Bedin, il pensionao di Montebello vicentino, piccolo risparmiatore che non ha retto alla disperazione, dopo aver perso tutti i suoi risparmi con il crac delle azioni della Banca Popolare di Vicenza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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