C'è la crisi? E allora Draghi e Monti regalano soldi alle banche e frequenze ai monopolisti tv
Giovedi 22 Dicembre 2011 alle 01:14 | 0 commenti
Ieri, su due livelli, due avvenimenti hanno colpito la nostra attenzione. Dei 489,191 miliardi di euro richiesti dagli istituti di credito europei alla Bce, che darà liquidità illimitata per un triennio alle banche al tasso fisso super agevolato dell'1% , ben 110 (116 secondo alcune fonti) sarebbero stati domandati in prestito da banche italiane. L'altra questione è lo stop posto di fatto dal governo Monti all'odg votato dal parlamento per evitare il beauty contest, che, tradotto nell'italiano di Mediaset e Rai, vuol dire il regalo di frequenze tv di un valore stimato tra un paio e 5 miliardi di euro.
Cosa vuol dire prestare soldi all'1% alle banche, che, non dimentichiamolo, sono le cause prime dell'attuale dissesto mondiale con le loro dissennate speculazioni?
Se saranno virtuose, oltre a sistemare "qualche buco" interno, le banche dovrebbero riprendere a prestare a loro volta soldi (senza le attuali forche caudine delle restrizioni eccessive al credito e dei tassi applicati) alle imprese e a chi ne avesse bisogno. In questo modo uno dei motivi più pesanti che ostano alla ripartenza dell'economia, il credit crunch, l'assenza di credito, potrebbe venire meno. Se le banche fossero virtuose, abbiamo detto. Qualcuno ha dubbi? Se li avesse come faremmo a convincerli che mai e poi mai le "virtuose banche" prenderebbero il denaro all'1% per, poi e magari, non darlo alle imprese ma comprarci titoli di stato al 6-7% lucrandoci senza fatica il 5-6% all'anno? E che mai e poi mai, e a maggior ragione, lo utilizzerebbero per costruirci operazioni a maggior rischio (ricordate i derivati?) ma a maggior rendimento? A questo punto dobbiamo solo confidare nelle virtù bancarie.
Detto del regalo alle ... aziende (se le opere pie finanziarie ridaranno i soldi ai nostri imprenditori che oggi addirittura arrivano al suicidio per mancanza di finanziamenti, tra l'altro mai negati ai mega debitori e ai vicini al potere) parliamo del regalo delle frequenze.
Per cercare soldi per coprire i debiti pubblici togliamo soldi ai pensionati e chiediamo sacrifici ai pensionandi,facciamo pagare l'Imu sulla prima casa anche ai non abbienti, tagliamo i trasporti pubblici, aumentiamo le accise sui carburanti. Ma perchè non incassiamo qualche miliardo da Berlusconi e dalla Rai ... Tv, poco, pubblica, che dovrebbero pagare per avere meno concorrenza? O da chi vorrebbe fargliela la concorrenza comprando frequenze su cui trasmettere?
Perchè togliamo, quindi, tanto a chi ha poco e regaliamo soldi alle banche, senza condizioni che non la speranza che li prestino a chi fa lavorare e lavora, e frequenze, senza garanzie sul loro uso per il pluralismo democratico e pubblicitario?
Che bello se Draghi in Europa e Monti, suo fratello maggiore, in Italia si guardassero negli occhi per poi guardarci negli occhi dando risposte chiare e convincenti ai nostri ... poveri dubbi!Â
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