Caso Roi e le "minacce" legali di Zonin a Coviello, direttore di VicenzaPiù. Intervista bis di Giulio Cainarca per Onda Libera su Radio Padania. Su tutto i dubbi su Cappelleri
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 19:46 | 0 commenti
Si è conclusa questa mattina, 28 ottobre, l’intervista di Radio Padania a Giovanni Coviello, direttore di VicenzaPiù, sulla Fondazione Roi. Una battaglia combattuta in solitudine come ricorda il giornalista conduttore di Onda Libera Giulio Cainarca riprendendo il colloquio iniziato ieri, 27 ottobre. Un silenzio “grave del sistema Vicenza†come dichiara Coviello, anche sull’udienza che ha coinvolto proprio il nostro Direttore per cui Gianni Zonin, in qualità di presidente della Fondazione Roi, ha chiesto un risarcimento danni di 1 milione di euro a favore della fonadazione paradossalemente difesa dalle nostre rivelazioni.
Gianni Zonin fu presidente anche di Banca Popolare di Vicenza trascinando nel baratro tutto ciò che “governavaâ€. A pagarne le conseguenze i soci risparmiatori, i quali continuamente chiedono giustizia e in particolare di velocizzare le indagini rivolgendosi al procuratore capo Antonino Cappelleri. Quest’ultimo ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Verità proprio in merito alle indagini, commentata, assieme ad altri dettagli del caso Banca Popolare di Vicenza. dal direttore nell’intervista che segue di cui anticipiamo un passaggio chiave: «nell'intervista coi sono vari passaggi che ci fanno sperare, sarebbe l'ipotesi meno preoccupante, che il collega de La Verità non abbia ben capito o abbia mal trascritto quello che Cappelleri gli avrebbe detto. Come si fa ad accennare, come a scusante dei colpevoli del crack della BPVi, che in passato la loro gestione era piaciuta ai soci? E come si fa ad accettare che Cappelleri abbia detto che a fare la differenza tra i diversi trattamenti subiti da Vincenzo Consoli, agli arresti domiciliari con beni per 45 milioni sottoposti a sequestro cautelare dalla Procura di Roma, e non inferti da quella di Vicenza a Gianni Zonin ci sia Atlante, che in Banca Popolare di Vicenza avrebbe reso non possibili le ingerenze di Zonin? Ma, caro collega, se tu non hai capito, anche se temiamo, purtroppo, che tu abbia riportato scrupolosamente il pensiero del procuratore capo vicentino, come potrebeb trascurare o dimenticare che Atlante regna anche in Veneto banca!?.
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