Caso Filippi, la Cassazione: illegittimo il sequestro contro VicenzaPiù
Mercoledi 18 Gennaio 2012 alle 18:31 | 0 commenti
Gli allegati allo scoop di Vicenzapiu.com sull'affaire Cis-Filippi non possono essere sequestrati. Lo ha stabilito definitivamente ieri a Roma la quinta sezione della Corte penale di Cassazione. I giornalisti querelati esprimono la loro soddisfazione.
L'antefatto. La vicenda è arcinota e risale ai primi del 2011. Il 21 febbraio dell'anno passato infatti Vicenzapiu.com pubblica un lungo servizio a firma di Marco Milioni che contiene diversi passaggi di un esposto che l'ex consigliere comunale di Vicenza Franca Equizi ha inviato qualche giorno prima alla procura di Venezia.
Nell'esposto si evidenziano alcune situazioni rispetto alla gestione dell'iter progettuale dell'interporto di Montebello, la cui realizzazione è al momento naufragata in alto mare; si tratta di situazioni che la stessa Equizi considera anomale. Di più, alla sua segnalazione ai magistrati lagunari l'ex consigliere acclude anche alcuni documenti che secondo il senatore Alberto Filippi (all'epoca nel Carroccio, oggi nel misto) sono provento di furto dai pc della sua ditta. Lo stesso Filippi pertanto informa le autorità .
Il sequestro e il Riesame. Poco dopo, ai primi di marzo, per il sito di Vicenzapiu.com la procura berica dispone il sequestro e la rimozione d'urgenza di una lettera di Filippi al presidente di Assindustria Vicenza Roberto Zuccato, allegata all'esposto di Equizi, il quale viene pubblicato integralmente da Vicenzapiu.com a corredo del servizio (l'ex consigliere sostiene di avere ricevuto parte di quelle carte in forma anonima e di averle messe a disposizione dell'autorità giudiziaria). Servizio che comunque contiene una serie di notizie scottanti sugli affari della famiglia di Filippi. Il gip convalida, ma Giovanni Coviello e Marco Milioni (rispettivamente direttore e collaboratore di Vicenzapiu.com, indagati per rivelazione di documenti riservati) ricorrono al Tribunale del riesame che il 18 aprile, con un pronunciamento di poche pagine, smonta le tesi accusatorie del pm Alessandro Severi. Il quale ricorre a sua volta in Cassazione.
La Cassazione. Quest'ultima col pronunciamento reso pubblico stamani, ha accolto il controricorso dell'avvocato Renato Ellero, difensore dei due giornalisti, il quale alle brevi sosteneva la bontà del pronunciamento del Riesame. «Siamo soddisfatti per la decisione presa a Roma. Noi - fanno sapere Coviello e Milioni - siamo sempre stati convinti della serietà e dello scrupolo del nostro lavoro. Cosa sia o cosa non sia una notizia - aggiungono i due - non può essere certo il pubblico ministero a stabilirlo, giacché la cosa è compito solo del cronista». Ora tocca al magistrato l'onere del proseguo delle indagini. Fra un mese o poco più la Cassazione dovrebbe rendere pubbliche le motivazioni della sua ordinanza.
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