Caso Ellero di presunta "malasanità" passato sotto silenzio sugli altri media: disposto l'incidente probatorio, sotto esame l'operato di tre medici
Giovedi 22 Giugno 2017 alle 12:28 | 0 commenti
Le indagini vanno avanti. E' trascorso più di un anno da quando, su questo sito, il prof. Renato Ellero aveva raccontato la sua storia. Un caso, a suo dire, di malasanità alla vicentina, di cui nessun altro ha scritto e su cui ora la magistratura sta lavorando, che lo vede coinvolto in prima persona. Lo scorso 12 giugno, il sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Parolin ha firmato la richiesta di incidente probatorio e le perizie medico legali, per il reato di "lesioni personali e colpose" ai danni del avv. Ed ex senatore Ellero. Gli accertamenti dovranno "valutare la sussistenza della condotto colposa" dei tre medici indagati. "Di alcuni di loro - racconta Ellero - ho appreso il nome solo leggendo le carte del giudice, perchè in ospedale non vollero dirmelo".
Facciamo un passo indietro. Sabato 31 ottobre 2015, l'avvocato settantenne, ex senatore priam della Lega Nord poi del suo movimento LIF, Lega Italiana Federalista, e docente di diritto penale all'Università di Padova, si presenta al pronto soccorso di Vicenza. Cammina ma trascina una gamba. "L'infermiere non mi ha trattenuto in triage nemmeno un secondo, avevo i sintomi di un ictus e in codice rosso sono stato mandato alla stroke unit". Racconta Ellero che 24 ore dopo verrà colpito da un'emiparesi del lato sinistro dalla quale non si è ancora completamente ripreso. "Paralisi a parte il cervello mi funziona ancora - commenta deciso - per questo ho fatto causa ai medici che mi hanno seguito in quei due giorni da incubo in sede penale e poi agirò in sede civile nei confronti dell'ospedale."
Ellero sostiene di non aver ricevuto il trattamento adeguato e di essere stato abbandonato su un letto d'ospedale pur avendo segnalato più volte il peggioramento delle sue condizioni sia alle infermiere che ai medici che lo avevano in cura. "Mi dissero che la pressione oltre 200 era dovuta al mio nervosismo, di stare calmo che non avevo niente. Ma alle nove e mezza della domenica ero paralizzato."
Non basta, secondo l'ex senatore anche dopo quel fatidico week end le cose non hanno funzionato: "Ricordo tutto con molta lucidità , nonostante la sofferenza che stavo provando, per questo sono sicuro che siano state falsificate le cartelle cliniche e so che sono andati distrutti alcuni dati come la scheda che contiene l'andamento delle diverse misurazioni della pressione". Accuse gravi, che dovranno essere accertate. Intanto sul piatto balla un maxi-risarcimento. Ellero, infatti, in sede civile avrebbe chiesto 900 mila euro a cui "andranno sommati i danni morali e fisici del procedimento penale".
L'Ulss 6, ora Ulss 8 Berica, in una nota indirizzata a questo giornale aveva dichiarato un anno fa di aver avviato un "iter interno di accertamento dei fatti" e di non condividere le affermazioni di Ellero definite "inappropriate".
L'Ufficio stampa dell'ospedale, interpellato dopo il provvedimento del Gip, non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.
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