Caso consulenze, Fazioli respinge duramente ogni addebito e contrattacca a 360°
Giovedi 2 Giugno 2011 alle 13:47 | 0 commenti
In questi giorni i media locali hanno dato ampio risalto al fascicolo che la procura berica ha aperto a carico di Roberto Fazioli. Il presidente di Aim sarebbe indagato, dopo un esposto di tutti o consiglieri comunali del Pdl locale meno Lia Sartori (da noi "supposto" il 28 aprile e pubblicato integralmente già  il 6 maggio), per abuso d'ufficio in relazione ad una serie di consulenze che sarebbero state affidate dallo stesso presidente di Aim a società e persone a lui riferibili. Di più gli inquirenti starebbero lavorando anche ad un'altra ipotesi investigativa, quella che vede un Fazioli indagato perché avrebbe negato le carte ai consiglieri che le chiedevano. Questo almeno è quanto chiedevano, e ancor prima del secondo esposto, di accertare i sette consiglieri comunali. Fazioli però non ci sta. Respinge seccamente al mittente ogni addebito, allarga la sua difesa all'ambito "difficile" in cui ha dovuto operare e nel contempo sfiora anche l'argomento relativo al comportamento della stampa: «Non capisco come mai ma per questa vicenda nessun giornalista mi abbia chiamato, cosa che succede invece in altre circostanze. E ad ogni modo questa è una disgustosa vicenda legata ad una bufala colossale che mi fa tenere testa e cuore ancor più altrove».
Poi Fazioli alza il tiro e spiega che «quando Meridio mi ha chiesto i dati sulle consulenze per evitare speculazioni gli è stata consegnata la documentazione non solo sul biennio da lui richiesto ma sui dieci anni prima». E secondo Fazioli dalle carte emerge «senza ombra di dubbio» che sotto la sua gestione i costi per incarichi esterni sono sensibilmente diminuiti.
«Nonostante ciò - aggiunge ancora il presidente - hanno deciso di creare zizzania e per raggiungere questo obiettivo si sono inventati situazioni di conflitto di interesse che non esistono. Cosa che peraltro ho già dimostrato consegnando alla procura della repubblica tutta la documentazione del caso. Il dato fondamentale - aggiunge Fazioli - è che io non sono proprietario della mia ex società di consulenza. Quando sono arrivato a Vicenza io mi sono limitato ad indicare persone di indubbio e inoppugnabile valore incluso il presidente di Aim Energy Fabio Candeloro. Persone che hanno dato un aiuto concreto ed inoppugnabile al risanamento di Aim. E questa cosa ha dato molto fastidio a molti a Vicenza». E Fazioli è un fiume in piena: ricorda che la spa pubblica è stata risanata e che la stessa nel luglio 2008 «non aveva nemmeno i soldi per pagare i dipendenti. Io ho ristrutturato Aim nonostante non abbia avuto la vita facile». E alla nostra osservazione chiave che era (ed è?) suo il potere in azienda Roberto Fazioli ha risposto secco: "Ma quale potere?!".
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