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Case per pochi: Sunia, Comune e Agenti immobilari

Di Enrico Soli (caporedattore) Mercoledi 27 Aprile 2011 alle 09:48 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 212 in distribuzione e scaricabile in pdf

Case per pochi 

Le banche concedono sempre meno mutui, funziona solo la parte di mercato riservata a chi si può permettere la qualità, le zone pregiate. Aumenta la richiesta di alloggi in edilizia residenziale pubblica e il Comune prova a metterci una pezza. A Vicenza ben 3.300 abitazioni sono sfitte (dati del 2006), eppure si continua a costruire. Il mercato immobiliare segue il proprio corso, l'edilizia residenziale pubblica scarseggia, il Comune non applica l'aliquota del 2 per mille sugli alloggi sfitti da almeno due anni e con il Pat non ha modificato il vecchio Prg. Ecco la situazione degli immobili in città osservata da diversi punti di vista.

Sunia. "Stiamo subendo gli effetti del Piano regolatore - ricorda il segretario vicentino del Sunia Fulvio Rebesani (nella foto)- Il Pat avrebbe dovuto bloccare le possibilità di costruire per reinserirle in un disegno più complessivo. Invece il Prg approvato dalla Regione nel 1983 è diventato il primo piano degli interventi del Pat. E così dare la licenza di costruire è un atto dovuto. Si sono susseguite amministrazioni di diversi colori, ma nessuna ha inciso sul piano del 1983". La soluzione al problema-alloggio per i meno abbienti non lo risolverà di certo il pp10 di Laghetto visto che quelle saranno case in parte a mercato libero e in parte a canone concordato, cioè a 500 euro di affitto, una cifra quindi comunque troppo elevata per chi si trova in difficoltà economiche. "Ci vorrebbe edilizia residenziale pubblica - conclude Rebesani - Ma il mercato pensa solo alle persone con reddito medio-alto". Per quanto riguarda l'edilizia residenziale pubblica, è proprio di questi giorni (Giornale di Vicenza di martedì 19 aprile 2011, pagina 25) un intervento dell'assessore alle politiche sociali Giovanni "John" Giuliari in occasione della presentazione dei contributi regionali per le spese di affitto.

Giovanni Giuliari col dirigente al socialeComune. "La domanda abitativa di alloggi Erp, con 1016 domande, ha registrato lo scorso novembre un incremento del 17% rispetto al 2009: è il valore più alto dal 1999 a oggi" ha ricordato Giuliari. Gli investimenti 2011 previsti dall'Amministrazione per l'Erp ammontano a 3.701.501 euro. Al Comune il grosso, circa 2 milioni di euro, arriverà dalla vendita di un'area a Laghetto alla ditta Gecove srl "per la realizzazione di 72 alloggi per edilizia residenziale pubblica convenzionata.(...)inoltre il Comune continuerà ad introitare le rate derivanti dalla cessione di alloggi Erp effettuta negli scorsi anni con la previsione di un incasso di 400 mila euro.
Se poi sarà raggiunto l'accordo con il Centro Sport Palladio- ha aggiunto Giuliari- nelle casse comunali arriverà un altro milione di euro, anche in questo caso per la cessione del diritto di superficie. Questi ricavi saranno investiti per incrementare il patrimonio abitativo pubblico, ma anche per realizzare programma edilizi integrati con enti pubblici e privati".
Agenzie immobiliari. E sempre di questi giorni (presentati mercoledì 20 aprile 2011, vedi tabella) sono i risultati del primo Osservatorio Immobiliare Fiaip nella provincia di Vicenza. Innanzitutto c'è da dire che l'alluvione ha avuto i suoi effetti negativi sul mercato in zone che prima del novembre 2010 erano Gianfarnco Stocco, Fiaip Vicenzaconsiderate immuni. "Più influente è stata la crisi - si legge nella sintesi dello studio - che, soprattutto nel campo commerciale, ha decretato un calo delle transazioni e un trasferimento delle attenzioni del ceto medio verso la prima periferia. E si attendono gli effetti della crisi mediterranea. I dati ‘raccontano' anche fenomeni sociali in atto: quelli emersi nel Vicentino rivelano una tendenza alla migrazione dalle zone di montagna, dove le piccole attività, e le compravendite di conseguenza, sono sparite quasi del tutto; evidenziano il ricorso all'affitto piuttosto che all'acquisto; indicano uno scarto sempre maggiore tra i ceti sociali (...) Sono molti gli operai e gli impiegati delle imprese del Vicentino che hanno perso il posto di lavoro o che si trovano in cassa integrazione. E che non possono di conseguenza fornire garanzie per l'accensione dei mutui necessari all'acquisto della casa". Parlando direttamente con gli agenti immobiliari, si scopre che "di invenduto a Vicenza ce ne è ancora tanto - come spiegano Sergio Meggiolaro e Matteo Furlan - ma la richiesta in zone pregiate della città c'è sempre. Ciò che denuncia il Sunia è vero; una volta c'erano le aree Peep, in un cui c'erano vincoli nel costruire, però le cose sono cambiate. I costi di costruzione sono aumentati notevolmente: tra il costruire in classe B e l'edilizia convenzionata non ci sono più differenze così ampie da giustificare valori diversi di mercato. Il Comune difficilmente può permettersi di intervenire con l'obiettivo di costruire per poi vendere o affittare a prezzi economici; non lo fa nemmeno il privato, che ha comprato a caro prezzo la terra e ha dei costi fissi per costruire". Meggiolaro e Furlan si soffermano quindi sui dati 2010 dell'agenzia in cui opera: "C'è stata una ripresa rispetto al 2009 nel numero di compravendite. È stato un anno molto buono rispetto al precedente; discreto invece al cospetto degli anni pre-crisi. Da parte delle banche nel 2010 c'è stata un'apertura del credito. Adesso però la situazione è cambiata e ci tiene a sottolinearlo Alessandro Battistin: "Le banche, nel rispetto di ‘Basilea III' ( il nuovo standard globale di regolamentazione sull'adeguatezza patrimoniale e di liquidità, ndr), già dall'inizio del 2011 hanno bloccato i mutui. Del resto è giusto così se non vogliamo trovarci con un mercato drogato". Tornando su problematiche strettamente vicentine, Battistin è piuttosto critico sul modo di costruire in città: "Vedo troppa edilizia popolare e di qualità mescolate: l'effetto è molto brutto. Vicenza poi ha un problema che realtà vicine come Verona non hanno: qui non ci sono stranieri che comprano".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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