Campo Marzo: la sicurezza la fanno i cittadini
Domenica 2 Ottobre 2011 alle 22:09 | 0 commenti
Riceviamo su [email protected] da Irene Rui e pubblichiamo.
Più di trecento cittadini tra italiani e stranieri si sono trovati oggi a Campo Marzo per un conviviale picnic di protesta in risposta alla manifestazione della destra del 29 settembre che vuole una città blindata e con il coprifuoco, una città dormiente dopo una data ora, dove migranti, rom e prostitute non si devono vedere. Un picnic che vuole affermare che Vicenza è un bene comune che appartiene a tutti i cittadini senza esclusione di razza o colore (qui la photo gallery di Guido Zentile).
I cittadini si sono trovati a Campo Marzo per affermare che sicurezza e benessere non vanno garantite con uno stato di polizia, con la militarizzazione del territorio e la trasformazione della città in un vuoto, ma con l'aggregazione, l'interculturalità e la frequentazione dei luoghi. I luoghi come Campo Marzo, la stazione, le piazze e le vie vanno vissute per salvarle dal degrado e dalla criminalità . Si inizi a gestire la situazione dell'insicurezza con la conoscenza fra i popoli, con lo scambio culturale come è avvenuto oggi tra il formaggio di Recoaro e il cous cous africano. Nel tardo pomeriggio si è fatto vedere anche Achille Variati il quale ha dichiarato di essere concorde con l'iniziativa e che è da questa che si deve partire per dare una soluzione al degrado della zona così come con le telecamere ivi piazzate che ci stanno osservando. A Campo Marzo i cittadini hanno vissuto il loro parco non solo con specialità culinarie, ma anche con giochi per bambini, una partita amichevole a calcio multietnica e musica. Alle 17,00 i cittadini preso i loro bagagli, sono partiti in corteo alla volta di Viale Milano e Via Torino, con una grande manifestazione aperta dagli striscioni i "Bambini di Vicenza non hanno paura" e "Ripuliamo Campo Marzo dalla paura". Una piccola e grande manifestazione con il colore dei cittadini si è impossessata delle vie considerate degradate e si è conclusa all'Esedra. Durante il percorso ci sono stati interventi multilinguistici, delle associazioni e dei partiti politici che hanno sostenuto l'iniziativa. Per Rifondazione Comunista è intervenuto Giuliano Ezzelini Storti e per SeL Cinzia Pretto.
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