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Bulgarini: scandalo è censura di Salvini ed epigoni locali al lavoro di Angela Liddell

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 26 Agosto 2015 alle 16:34 | 2 commenti

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Comune di Vicenza

"Altro che il lavoro di Angelica Liddell che aprirà il Ciclo di spettacoli classici dell'Olimpico il 18 settembre: a essere scandalosa - dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci - è la censura preventiva, politicamente strumentale, pretesa da Salvini e dai suoi epigoni.

Scandalosa per due ragioni: per l'attacco a fondamentali principi di libertà degli artisti e del pubblico evidente nei toni da crociata, con la pretesa anacronistica e pericolosissima di impedire lo spettacolo; e per l'incredibile superficialità con cui si sta parlando di questo lavoro, montando una gigantesca mistificazione sul significato della ricerca dell'autrice catalana, facendolo passare per uno spettacolo di bassa e volgare provocazione, che irride gratuitamente e offensivamente la religione e i suoi simboli. Uno spettacolo va visto per essere giudicato, sempre: ma basterebbe anche leggere le parole dell'autrice per ricavarne un'idea diversa. La Liddell, che è forse la voce più importante del teatro di ricerca europeo, contesa dai maggiori palcoscenici internazionali, mette in scena una riflessione sulla fede, sulla ricerca del Divino, su - e cito le sue parole - 'il Sacro come un modo per restituire all'essere umano la coscienza dello spirito, strapparlo al totalitarismo materialista'. 'Non mi interessano - dice sempre Liddell - la bestemmia, lo scandalo, la provocazione, mi interessano il sacro e la religione come qualcosa di sovversivo'. Lo farà con lo stile e il linguaggio di un teatro che punta a scuotere le coscienze: il suo linguaggio, aggressivo e complesso, audace e spregiudicato, a cui ha diritto sacrosanto nella sua libertà di artista.
E c'è un'altra forma di libertà, oltre a quella culturale e artistica, che è messa in pericolo dai feroci censori che chiedono la cancellazione preventiva dello spettacolo: la libertà del pubblico, di ciascuno di noi, di decidere liberamente cosa andare a vedere a teatro, o al cinema, o che libri leggere. La libertà di scegliere, farsi una propria opinione, decidere se applaudire o fischiare: questa libertà negano i nostalgici dell'Indice dei libri proibiti, che forse preferiscono una società in cui è il potere politico o religioso a decidere cosa ammettere e cosa escludere dalla sfera della libertà individuale.
Lo dico a Salvini e ai suoi epigoni locali: questo è il comportamento di regimi o movimenti totalitari. Questo è lo spirito, intollerante e censorio, che motivava gli estremisti islamici che hanno sterminato la redazione di Charlie Hebdo: le magliette con "Je suis Charlie" sono già passate di moda? E fa pena che si ergano a difensori della fede coloro che, ogni giorno, vomitano odio e fomentano paure, aggredendo - loro sì - i principi più profondi del cristianesimo e di una società civile.
A Vicenza abbiamo aperto l'Olimpico, con la direzione artistica di Emma Dante a cui riconosciamo libertà e rispetto artistico, alle voci più interessanti del panorama italiano ed europeo: per restituire protagonismo al teatro più antico e più bello del mondo, quello di Palladio, per troppo tempo appannato. È legittimo criticare, dissentire, fischiare, rifiutare: impedire ad altri la libertà di andare a vedere uno spettacolo significa, semplicemente, tornare al Medioevo".


Commenti

Inviato Mercoledi 26 Agosto 2015 alle 17:08

Una "camionata di confusione", ma il problema rimane.
Vede, Bulgarini, siete stati eletti con i voti dei cattolici, per governare -meglio di prima- e non per portarci novità di questo genere.
Faccia dimettere Variati in anticipo, presenti la SUA candidatura a sindaco e così a Vicenza, visto l'andazzo, potrete riaprire SUBITO i "casini" di vecchia memoria.
Inviato Giovedi 27 Agosto 2015 alle 08:43

Qui il problema non è Salvini, ma le inutili spese del Comune di Vicenza con Sindaco e Vicesindaco, nominato da Variate e non eletto, che non fa cultura e disonora il Teatro Olimpico , la sua storia, la classica stagione e un'intera città con il pretesto della "libertà". Ma quale libertà, essa non è mai per il male e bisogna interrogarsi prima di agire, perché la libertà è deliberazione al bene.
Il Sindaco intervenga o preferisce rimanere nell' Antiinferno?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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